LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Prima la vicinanza all’amico Kolarov, poi la visita al Bambino Gesù. Dopo il rientro in campo a distanza di tre mesi dall’ultima volta per i problemi al ginocchio, Daniele De Rossi sorride per esser riuscito a giocare tutta la partita contro il Milan, mantenendo un buon livello in campo, e gestendo bene in questi giorni gli acciacchi postumi. Contro il Chievo, dopodomani, dovrebbe riposare, per poi tornare titolare in Champions, contro il Porto, martedì della prossima settimana, in attesa di gettare con Monchi le basi del rinnovo contrattuale (è in scadenza a giugno). Ma da capitano e da amico, su Instagram, dal suo account privatissimo, Daniele ha manifestato la sua vicinanza e protezione a Kolarov, compagno di squadra particolarmente bersagliato in questo momento dalla rabbia dei tifosi (dalle scritte su un muro del Torrino, ai fischi e cori e di domenica sera). “Brate Moj” (fratello mio), scritto in serbo, sotto a una foto postata dal terzino lunedì, il giorno dopo il Milan, in cui a testa alta, guarda davanti con addosso la tuta della Roma. I due sono legatissimi e De Rossi, a costo di risultare impopolare, non è certo tipo da tirarsi indietro. Emozionante, invece, la visita di Daniele al Bambino Gesù di ieri, nell’ambito del “Toys Day”, iniziativa che da due anni viene organizzata da Roma Cares