Queste le parole di Daniele De Rossi al termine di Roma-Genoa 3-2 ai microfoni di Premium Sport:
È giusto che il Genoa non ci abbia regalato niente, una volta in Italia era una vergogna prima in Italia, questa è stata una settimana un po’ particolare, sono orgoglioso di questa squadra. Una cosa del genere non l’avevo mai vista in uno stadio, se una città ha una reazione del genere per un calciatore non è normale, Totti non è mai stato normale per Roma, noi dobbiamo commuoverci il meno possibile, oggi sarà particolare. Eredità da capitano? Ne abbiamo già parlato, non è importante questo oggi, non si potrà festeggiare Totti in un’ora, possiamo solo fargli sentire l’affetto. Cosa serve per lo scudetto? Serve che la squadra non venga smantellata, che si continui a lavorare con una guida tecnica importante perché quelli davanti resteranno forti e anche quelli dietro si rafforzeranno”.
DE ROSSI A SKY SPORT
A Pallotta ha chiesto la penna per il contratto?
Oggi niente penne, oggi solo per Francesco, oggi si parla solo di questo. Ci tengo e ci ho tenuto che oggi si parlasse solo di questo, giusto così.
Sul calore del pubblico.
Ci sono persone che non sono normali, ci sono persone che non hanno vite normali o storie normali, in questo caso un calciatore. Ho letto uno striscione ‘nel calcio moderno la vera battaglia’ è stare 25 anni con la stessa maglia’, ed è vero. Posso capire, cosa cosa vuol dire rimanere tanti anni in una squadra che non sempre ti permette di vincere quello che vorresti. Lui ha vinto in un’altra maniera, ha vinto uno scudetto unendo una città che si disunisce per tutto. Lui unisce.
Su Spalletti, quanto perde la Roma senza di lui?
Io aspetto che lo dica lui. Ho sentito tanta gente felice per il suo addio, l’augurio che posso fare è che il prossimo 28 maggio saranno felici allo stesso modo. Dubito che qualsiasi peesona arrivi faccia meglio di lui, 88 punti, che tenga questa linea. Oggi anche lui diventa meno importante, oggi parliamo di Francesco e fatemelo godere. Dopo 16 anni entrerà nello spogliatoio e non lo vedrò sulla stessa panca. Non sarà facile come non lo è stato anche per Perrotta, Cassetti, al di là del capitano, per me è un amico che non vedrò più quotidianamente.