Morgan De Sanctis, è lui l’uomo protagonista della 15^ tappa di “Non fare autogol“, iniziativa dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM). Obiettivo dell’iniziativa, la sensibilizzazione dei giovani sui fattori di rischio oncologico. Queste le parole del portiere della Roma alla presentazione: “È con grande piacere che ho accettato di partecipare nuovamente a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi . La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. Rispettate il vostro organismo per diventare campioni della vostra vita”. Poi l’ultimo uomo della difesa giallorosso, ha continuato parlando del momento della Roma in campionato: Obiettivi a breve scadenza? C’e’ da finire un campionato, mancano sei partite e vogliamo farle nel miglior modo possibile. Per quanto riguarda il Mondiale, invece, io un anno fa per motivi personali, calcistici ed extracalcistici, ho lasciato la Nazionale, e l’ho lasciata in buonissime mani, sia in quelle di Buffon che sono super garantite da venti anni sia in quelle di chi gli sta dietro e di chi il ct Prandelli deciderà di portare in Brasile. La stagione? Per adesso siamo contentissimi, potremmo esserlo ancora di più, ma qualcuno ha fatto otto punti più di no. Adesso mancano sei partite, vedremo quello che riusciremo a fare fino alla fine, poi si potrà dare un giudizio. Ma complessivamente questa stagione rimarrà assolutamente positiva“.
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