“Zarate è un talento purissimo, ma gestito male. Zamparini? Ho un buon rapporto, cerco di fare gli interessi delle società, ma non è facile perché spesso i presidenti pensano di capire di pallone”. Queste le parole di Delio Rossi, tecnico del Palermo, ai microfoni di “Buongiorno Calcio”, Radio Manà Manà. “Non abbiamo festeggiato dopo la vittoria sul Parma in Coppa Italia, perché la partita è finita tardi. Il passaggio del turno è stato il giusto premio per questi ragazzi che stanno facendo bene. Stiamo lavorando insieme da un anno e mezzo e mi fa piacere vederli festeggiare in campo, così come i tifosi del Palermo sugli spalti”. L’allenatore rosanero compie oggi gli anni: “Sono del segno dell’acquario. Si era capito quando mi sono buttato nel fontanone questo mio legame con l’acqua? Oggi devo pagare da bere a tutti, perché ormai ho una famiglia allargata, questa comprende pure i magazzinieri”. Domenica il Palermo andrà a San Siro per affrontare i campioni del mondo dell’Inter: “Noi siamo la squadra più giovane della A, abbiamo avuto qualche defezione importante in questa prima metà della stagione e spesso abbiamo dovuto cambiare. Anche oggi abbiamo ancora molti infortuni e siamo corti in certi ruoli. A Milano faremo comunque la nostra gara propositiva, ben sapendo di affrontare una grande. Andremo li a giocarcela”. Qualche battuta anche sul patron Zamparini: “Ho un buon rapporto col presidente come con tutti gli altri. Questo perché sono solito sposare le cause delle società in cui lavoro, voglio fare i loro interessi. Non è sempre facile perché il guaio dei presidenti è che spesso pensano di capire anche di pallone, ma io generalmente sono sempre riuscito a gestirli. Ho un carattere che riesce a smussare certe situazioni. Ho la spalle larghe, ne ho avuti tanti di presidenti”. Delio Rossi ha lanciato in A Mauro Zarate due anni fa, il calciatore è oggi nell’occhio del ciclone dopo le critiche di Reja e l’espulsione di Bologna: “Sono felice che a Roma la gente abbia capito che su di lui avevo lavorato tanto. Mauro è un ragazzo particolare, un talento purissimo. Ha qualche difetto è vero ma le colpe sono del suo entourage, perché secondo me non è gestito bene. Il ragazzo è molto forte e ha sempre pagato le colpe di altri. Io con lui avevo un metodo, gli dicevo sempre in faccia le cose che pensavo. Tutto ciò lo facevo per il suo bene e per farlo crescere. A volte gli dicevo le cose in malo modo, ma lui lo sapeva che lo facevo per il suo bene”.