LEGGO – F. BALZANI – Frederic Bompard. A molti in Italia questo nome non dice nulla, alcuni lo hanno sentito per la prima volta nel dopo gara col Livorno quando a Garcia è stato chiesto con chi parlava al cellulare durante la partita, altri nei pressi di Trigoria scambiano ancora il suo volto da attore consumato con quello dell’interprete di Garcia. Eppure il 50enne Bompard (che per il sito della Roma di anni ne ha solo 41…), una carriera non certo brillante tra i pali del Reims in Ligue 2 e un passato da commentatore tv a Canal Plus proprio al fianco di Garcia, si sta rivelando uno dei punti di forza della Roma.
Appollaiato sopra la tribuna stampa, il vice di Garcia studia il movimento delle squadre e appena può comunica al tecnico come far male all’avversario. «Dalla tribuna si ha una prospettiva a 360 gradi, si vedono cose che in panchina è impossibile vedere», dice Bompard che in Francia utilizzava il walkie-talkie mentre qui – dopo la gaffe col cellulare – per ora si avvale di un messaggero che fa su e giù tra tribuna e panchina. Dopo aver studiato il primo tempo: a Livorno ha consigliato al tecnico di invogliare i giocatori a tirare da fuori area (gol di De Rossi); col Verona di attaccare sulle fasce (vedi Maicon). Risultato? Zero gol complessivi nei primi 45’, cinque nella ripresa. L’importanza di Bompard per Garcia era emersa già durante la trattativa tra Roma e Lilla quest’estate: il tecnico aveva preteso che il suo vice lo seguisse nella capitale, a costo di far saltare l’operazione.
«Stiamo praticamente insieme da 12 anni – ha scherzato Bompard qualche tempo fa – non potevo mancare a quest’appuntamento con Rudi e Claude». Claude, ovvero Fichaux, altro elemento fondamentale dello staff di Garcia. Un trio affiatato in campo e fuori tanto che in Francia erano soprannominati “i tre moschettieri”. Fichaux, 44 anni ex difensore di Lilla e Saint Etienne, si occupa soprattutto della fase difensiva oltre ad aiutare Garcia a comunicare ai giocatori le disposizioni di Bompard. «Il nostro è un vero lavoro di gruppo collaudato negli anni», le parole del tattico che ha conosciuto Garcia tredici anni fa, quando era il suo allenatore al Saint Etienne. Anche in questo caso i primi risultati sono da applausi: zero gol subiti e De Sanctis pressoché inoperoso. Chapeau.