Paese Sera – L. Serafini – Thomas Richard DiBenedetto è tornato a casa, la sua seconda casa. Il tycoon statunitense è atterrato a Fiumicinino alle 7.23, con 20 minuti di anticipo, quasi a volergli regalare un po’ di tempo, visto l’agenda fitta di impegni.
Camicia a righe verticali bianco e celeste, giacca blu scuro e pantaloni grigi, occhiali da sole, un chewin gum in bocca, Di Benedetto, non ha rilasciato dichiarazioni ma è stato riconosciuto e salutato con un «Good morning, president» da passeggeri e operatori aeroportuali di chiara fede giallorossa. Qualcosa è cambiato rispetto ai primi viaggi a Roma, il numero uno della cordata giallorossa, è ormai un volto e un nome familiare a tutti i tifosi della Roma. Partito da Fiumicino con l’ormai fidata Audi grigia, si concederà probabilmente una sosta al solito hotel per la colazione e per una rinfrescata, poi subito al lavoro, subito impegnato con i primi incontri. Agenda piena – Thomas DiBenedetto non è uomo abituato a sprecare il suo tempo. Basti pensare che mentre il closing non era stato ancora firma, il tycoon già studiava il dossier per il nuovo stadio, già immaginava quali potevano diventare i nuovi sponsor tecnici della Roma.
DiBenedetto si tratterrà a Roma almeno fino al 16 ottobre, così da poter toccare con mano l’atmosfera magica e incredibile del derby capitolino. Fino alla metà di ottobre, c’è un’agenda ricca di impegni ed incontri. Da subito, il colloquio con i dirigenti della Roma per essere messo al corrente della situazione della sua squadra. Il 27 settembre sarà una data storica per il tycoon: il Consiglio di amministrazione lo nominerà presidente della A.S. Roma. L’atto sarà ratificato un mese dopo dall’Assemblea degli azionisti. E’ una formalità è vero, però da quel momento DiBenedetto potrà essere chiamato “Mr President” senza errori. Nei prossimi giorni sono previsti due incontri importanti: uno con il sindaco Gianni Alemanno, uno con Stefano Petrucci. Poche formalità, una richiesta chiara: aprire un tavolo di discussione per lavorare al nuovo stadio della Roma. Due le zone individuate: La Rustica e Tor Vergata. La volontà è quella di costruire uno stadio polifunzionale, su cui fare business senza concedere nulla alla speculazione edilizia. I progettisti del Millenium di Cardiff, dell’Emirates e del nuovo Wembley sono già al lavoro. In questo mese romano, DiBenedetto cercherà casa a Roma in vista dei prossimi soggiorni. Ma soprattutto incontrerà capitano e vicecapitano: a Totti ribadirà la fiducia e la centralità nel nuovo progetto, a De Rossi la volontà ferrea di rinnovare il capitano. Chissà che le parole del presidente non siano l’accelerazione necessaria per la firma.
Serata di gala – La nuova Roma ha un occhio di riguardo verso il sociale. Sendai, 370 km da Tokyo, capoluogo della prefettura di Miyagi, una delle zone più colpite dal terremoto e dallo tsunami che l’11 marzo hanno devastato il Giappone orientale. L’Under 14 del club della città, il Vegalta, sarà ospite prima della Roma poi della Fiorentina. La Roma, con la collaborazione della Provincia, ha organizzato una sorta di gemellaggio: due giorni di partite, incontri, serate di gala. Il tutto si concluderà venerdì sera dove i ragazzi del Vegalta e dirigenti e giocatori giallorossi saranno ospiti dell’ambasciatore giapponese presso Via Quintino Sella. Per la Roma ci saranno Thomas DiBenedetto, Claudio Fenucci, Mauro Baldissoni, Bruno Conti e probabilmente uno tra Francesco Totti e De Rossi.