INTERVISTE CGR – Queste le parole di Eusebio Di Francesco ai microfoni di Sky Sport dopo il pari per 3-3 contro l’Atalanta:
Calo di tensione dopo il vantaggio?
“Meriti all’Atalanta che in questo momento ha una condizione fisica strepitosa rispetto alla nostra e degli altri. Nel primo tempo andava al doppio di noi, abbiamo perso le distanze, abbiamo sbagliato le pressioni, se potevo li avrei cambiati sette-otto. Poi abbiamo avuto una grande reazione, ma dopo il 3-3 mi sono incavolato di nuovo perchè abbiamo perso di nuovo equilibri, ci siamo allungati troppo, per poterla vincere, ma troppi errori”
Lavorate molto per un’azione come quella di Florenzi per arrivare al gol?
“Si lo avevamo provato, lo abbiamo fatto poco rispetto agli allenamenti, nel primo tempo abbiamo fatto 50 palloni al portiere senza senso, sapevamo che loro giocando uomo contro uomo si potevano spostare e creare dei varchi, sfruttando i movimenti di Dzeko, lo avrei voluto per tutta la gara. Troppo brutti nel primo tempo per essere veri”
Si è fatto male al polso per una manata alla panchina?
“Divento matto a volte, vorrei più esperienza nell’interpretazione dei momenti, in certi momenti sembrava una partita tra scapoli e ammogliati, troppe distanze lunghe, troppi errori, dispiace perchè le qualità per fare meglio ci sono”
La partita la faceva sempre l’Atalanta…
“Dico solo che ci è mancata anche la velocità di pensiero. Questo ti dimostra che hai subito la partita, quando accorciavano non avevamo la bravura di ripartire con loro. Manolas ha subito troppo per le qualità che ha. Rincorrevamo sempre e non correvamo avanti come piace a me e come siamo abituati.”
Pastore è stato importante, qual è la sua posizione? Preferisci il 4-3-3?
“La scorsa settimana non poteva fare niente perché sbagliava tutti i palloni. Mi serviva maggiore qualità e me l’ha data. Dopo il gol è sparito, andavamo molli e poco determinati. Lui quando viene tra le linee diventa determinante e importante, è quello che voglio. Non sono fissato su un modulo specifico, cerco di mettere i giocatori nella posizione giusta.”
Capiterà spesso di vederlo lì?
Sì, quando uno sa giocare un giocatore può stare ovunque.
DI FRANCESCO A ROMA TV
Analisi della gara?
Il primo tempo non potevamo essere quelli, dopo il vantaggio abbiamo subito l’impeto degli avversari e ci hanno messo in difficoltà, ma anche per demeriti nostri. A livello tattico eravamo in ritardo sulle pressioni e nel leggere le situazioni e questo ci ha creato difficoltà, poi nel secondo tempo siamo stati bravi, tranne gli ultimi 8 minuti dopo il pari e lì mi sono veramente incavolato. Andava tenuto l’equilibrio e avevamo dimostrato che potevamo farne un altro da un momento all’altro. Invece era diventata una partita scapoli contro ammogliati, questo non deve succedere. Noi dobbiamo ambire a una crescita costante.
La Roma ha cambiato atteggiamento nella ripresa…
Nel primo tempo dovevamo più giocare la palla, leggendo le situazioni prima. Si doveva essere più bravi nelle seconde palle, era una situazione fisica che poi è diventata anche mentale perché abbiamo subito e non sapevamo fare un passaggio in avanti, abbiamo scaricato tantissimi palloni a Olsen. Dovevamo cercare giocate tipo quella di Florenzi nell’occasione del gol, cercando palle morbide sull’attaccante.
Perché hai tolto Cristante e Pellegrini?
Se avessi potuto ne avrei cambiati 5 o 6, dico così se no sembra di crocifiggere loro due che sono per me due ottimi giocatori. Tatticamente volevo cambiare, mettendo Pastore nel 4-2-3-1 e mettendo più fisicità con Nzonzi, che ha retto 25 minuti e poi anche lui ha subito la poca preparazione. Abbiamo ritrovato personalità ed equilibri, peggio del primo tempo non si poteva fare.
Non è stata messa in pratica l’aggressività…
Eravamo poco aggressivi in determinate situazioni, è stato bravo De Rossi a sostituirsi ai centrali in 3 o 4 occasioni. Per il resto tatticamente arrivavamo sempre dopo, questo ha compromesso tutto. L’errore più grande è che andavamo oltre la palla, loro erano sempre in superiorità numerica. Non sentivamo l’uomo, certe volte va fatto.
Cosa prendi di positivo?
Voglio dare anche merito all’Atalanta, non posso pensare che siamo quelli del primo tempo. Mi auguro che sia solo questo, mi ha fatto veramente arrabbiare la capacità di non comunicare come avrei voluto. Quando sono in panchina è dura, sono diventato matto nel finale per far capire certe situazioni. Stavamo giocando con 4-5 attaccanti, se non ti abbassi diventa difficile difendere e si poteva subire gol dopo aver ripreso una partita complicata.
Problemi in difesa, miglioramenti in attacco…
Abbiamo sbagliato tanti gol come l’anno scorso, ci sono state le occasioni per vincerla, questo ci manca. Dobbiamo lavorare molto sul blocco squadra difensivo, sono rimasto impressionato negativamente, non mi aspettavo questo atteggiamento e questa difficoltà nel leggere le situazioni.
Ci prepariamo a venerdì…
Non posso dire come partiremo tatticamente per Gattuso, devo fare tante valutazioni. Quando si arriva sempre in ritardo tutto il resto va a farsi friggere.