CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia del match contro l’Atletico Madrid, queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco nella sala stampa del Wanda Metropolitano:
Come sta ricaricando i giocatori dopo la vittoria nel derby? Come sta Nainggolan?
“Abbiamo affrontato alla grande il derby e anche questa sfida sarà preparata al meglio, abbiamo davanti una squadra che in Europa ha sempre fatto bene. C’è buon margine di vantaggio ma si deve affrontare la gara per portare a casa un risultato positivo, non ci dobbiamo accontentare, quindi non sono carichi, di più. Nainggolan è convocato, significa che è disponibile.”
Sarà possibile proporre la formula con Gerson nel tridente?
“Gerson può essere una possibilità, ritengo che ha già fatto bene in quel ruolo e può essere riproposto ma oggi non dico niente sulla formazione. Saprete tutto domani sera.”
A Madrid percepiscono molto questa partita, che atteggiamento tattico si aspetta dell’Atletico?
“Ho visto le ultime loro gare, sono sempre stati molto aggressivi, ancor di più lo saranno in questa gara. Mi aspetto un Atletico aggressivo, dovremo rispondere colpo su colpo, stando quando possibile nella loro metà campo, sapendo che loro sono una squadra forte, ma avendo la mentalità e la consapevolezza che stiamo crescendo tanto”
Darà attenzione alla partita di domenica a Genova per le scelte di formazione? C’è un’unità di gruppo incredibile, una grande famiglia, cosa c’è di tuo in questa compattezza?
“E’ una partita decisiva domani, quella di Genova viene successivamente, è una gara determinante per passare il turno il prima possibile e rimanere in testa. Non fa parte del mio modo di vivere le gare il pensiero alla gara successiva, sceglierò i calciatori più idonei per questa partita. Sul gruppo mi fa piacere quello che hanno postato, sono arrabbiato perchè non mi hanno invitato, no scherzo. Sono felice che facciano queste cene, che stiano insieme, lavoriamo anche sull’unione del gruppo da inizio stagione”
Ci sono dei precedenti che la riguardano con Simeone, in un Roma-Lazio 4-1 nel derby, ma anche in un precedente contro l’Atletico Madrid. Che ricordi ha di queste sfide?
“Al di là del calciatore Simeone, giocatore e allenatore di grande carattere, lo ha riportato anche in panchina. In quella partita al Vicente Calderon ricordo solo il pubblico, un ambiente caldissimo, due grandi gare, certamente commettemmo degli errori”.
Si aspettava già a questo punto di aver conquistato l’ambiente o è arrivato prima questo apprezzamento generalizzato?
“Io non mi accontento, non ho fatto programmi, ho lavorato sui miei concetti di calcio, mettendoli a disposizione dei giocatori, non dovevo conquistare l’ambiente fuori che è una conseguenza, ma i miei ragazzi, sono a loro disposizione per cercare di migliorare ciò a cui credo tantissimo. C’è tanto da dimostrare, Roma è una città che spesso ti fa accontentare e io non voglio questo. Pensiamo alla gara di domani”
Ogni volta che ci incontriamo prende 7 gol, è successo 2 volte con l’Inter ai tempi del Sassuolo (ride, ndr) si aspettava di arrivare a Madrid con questa situazione? Obiettivo primo posto?
Non mi aspettavo l’Atletico con solo 3 punti in classifica. All’andata ci è andata bene, ma a Londra potevamo anche vincere. I 7 gol presi con l’Inter fanno parte del percorso di crescita di ogni allenatore. Per me è un record, voglio vedere chi ci riesce 2 volte.