Queste le parole di Eusebio Di Francesco ai microfoni di Premium Sport dopo la pesante sconfitta casalinga patita contro l’Atalanta:
“I primi dieci minuti li abbiamo fatti bene, ma dopo il vantaggio dell’Atalanta ci siamo disuniti. Questo non deve succedere a un gruppo come il nostro, perché i momenti di difficoltà capitano e non possono essere affrontati come abbiamo fatto noi: la squadra non mi è piaciuta per niente, specialmente nel primo tempo. Facciamo troppa fatica a fare gol, stiamo facendo qualche passo indietro: ci vuole un pizzico di cattiveria in più. Dobbiamo fare tutti mea culpa, per tornare a essere determinati e cattivi: questa sosta ci deve servire per ripartire e tornare a essere la squadra che siamo stati fino a poche settimane fa. Mi aspetto qualcosa in più da tutti, non solo dai leader del gruppo: ora dobbiamo fare tesoro degli errori che stiamo facendo ultimamente e tirare fuori la personalità. Se avessimo vinto con Nainggolan? Avremmo potuto vincere anche senza di lui: è stata una scelta etica e doverosa. Dalla prossima tornerà e ci darà sicuramente qualcosa in più rispetto a quello che ha dato fino ad adesso.”
DI FRANCESCO a SKY SPORT:
Involuzione della Roma anche difensiva?
“Non credo sia responsabilità dei difensori, ma di tutti: dopo il primo gol subito la squadra non ha più giocato il calcio che sa interpretare, abbiamo fatto troppi errori tecnici e concesso tanti contropiedi, non abbiamo sfruttato le occasioni in attacco come ormai ci capita. Un primo tempo decisamente al di sotto delle mie aspettative”
Nel secondo tempo non siete riusciti a sfruttare la superiorità numerica?
“Avevamo avuto palle importanti che nel primo tempo, facciamo fatica a concretizzare la grande mole di gioco, mi meraviglia la lettura sbagliata anche nel secondo tempo: loro tutti chiusi, invece di allargare il gioco in ampiezza, calciavamo dai 30 metri, questo ti fa capire che c’è poca lucidità in questo momento, nonostante la voglia di far bene”
La Roma invece di partire male e poi riprendersi nel percorso di crescita, ha iniziato bene poi si è disunita. Perchè?
“Si, stiamo ragionando di collettivo dentro la squadra, nei momenti di difficoltà ci siamo scollati, è arrivato il timore, si ha paura di fare passaggi di dieci metri e questo non può accadere per chi vuole giocare nella Roma. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario nel periodo precedente, poi ci siamo persi. Durante la sosta dobbiamo ritrovarci, soprattutto a livello mentale più che sul piano fisico”
La scelta di Nainggolan in tribuna?
“Si tornerà tutto come prima, il ragazzo per primo si è reso conto di aver sbagliato, ha accettato questa scelta. A volte bisogna portare avanti l’etica rispetto al risultato, noi abbiamo fatto questa scelta non temendo di essere impopolari, perchè credevamo fosse giusto così. E’ un insegnamento, deve essere non dico un punto di partenza, perchè per me dovrebbero essere cose normali, i valori e il comportamento sono importanti”
DI FRANCESCO A ROMA TV
Dobbiamo rialzarci, la Roma è ancora forte… Primo tempo in cui la squadra è stata sotto le aspettative, è mancata personalità e si è disunita per paura. Non deve accadere per calciatori che giocano nella Roma, a livello psicologico la squadra va rimessa in sesto e io da allenatore devo essere in grado di farlo e leggere queste situazioni per rimediare. Peccato per la ripresa, con l’uomo in più dovevamo essere più bravi e ci siamo intestarditi, anche con i tiri della disperazione da fuori. Non siamo riusciti a mettere dentro la palla, non c’era la capacità di leggere dove uno andava a finire, oggi la squadra non mi è piaciuta per niente sopratutto nel primo tempo.
La rabbia può essere un punto di ripartenza?
Questa settimana sarà importante per il recupero riguardo le energie mentali. Possiamo dire che ci vuole più rabbia, ma non si acquista al supermercato e va messo in campo anche con disciplina tattica. Quando si perdono le distanze non va bene, non si possono perdere tutte le qualità. Dopo il primo gol la squadra ha fatto 20 minuti imbarazzanti, c’era paura a differenza anche di altre partite non vinte in cui questo non si era visto.
Hai già in mente su cosa vuoi focalizzarti per ripartire?
Posso anche ripartire dal sistema di gioco e dai giocatori, quando vedi che qualcosa non funziona cerchi di mettere la squadra per sfruttare i giocatori pronti. Queste partite mi hanno dato risposte su chi affidarsi. Paradossalmente la squadra cambiata meno rispetto al solito ha fatto meno, prima ci si preoccupava quando facevo turnover. Ci ritroviamo a parlare di questo, non mi aspettavo questa prestazione. Nel secondo tempo dovevamo sfruttare meglio le situazioni di vantaggio che abbiamo avuto.
Cosa succede nelle teste dei ragazzi?
Posso capire a volte quelli più giovani, dobbiamo essere bravi a trascinare anche loro con quelli che hanno più spessore, ma oggi punto il dito su tutta la squadra. Noi abbiamo fatto le nostre fortune lavorando come collettivo, oggi ci siamo impauriti e disuniti. E’ difficile entrare nella mente dei calciatori e capire cosa c’è nell’inconscio ma ho visto cose che non mi aspettavo, come nella letture difensive. Erano cose che avevamo fatto con qualità nelle prime 18 partite, oggi nel primo tempo sembrava che non avevamo mai giocato assieme. Anche da qui si deve il carattere dei giocatori.
Cosa voleva cambiare con i subentrati?
Loro erano bassi, cercavo qualità per attaccare alla porta. Ci sono stati momenti in cui eravamo 6 in area avversaria, non c’è stato nessuno in grado di leggere dove cadesse la palla. Abbiamo cercato di chiudere la squadra avversaria nella metà campo, anzi ci ho provato.
Non c’è stata verticalizzazione?
Gli ultimi gol di Dzeko vengono così, abbiamo lavorato in settimana su questo ma dobbiamo farlo di più e i ragazzi devono crederci di più. Ma quando le squadre si chiudono bisogna andare sugli esterni e non cercare i tiri da 30 metri che sono legati dalla fortuna e non sono costruiti.