CORRIERE DELLO SPORT – E’ a letto con un fastidioso mal di gola, ma dalla sua stanza nel centro di Reggio Emilia, con affaccio sui giardini adiacenti l’Hotel Astoria, Thomas DiBenedetto jr. può vedere lo sventolìo di tante bandiere italiane che qui a Reggio, la città della bandiera, non potevano certo mancare nei giorni che celebrano il 150° dell’Unità d’Italia. Quella bandiera alla quale il giovane TDB ha detto sì poche settimane fa a Miami in Florida, prendendo la cittadinanza italiana. Quelle bandiere che evocano sventolìì di curva e storiche giornate giallorosse. TDB jr. apripista per papà Thomas, in arrivo per prendere la Roma. Graziella Casali, la presidentessa della Palfinger Reggio Emilia, che ha ingaggiato DiBenedetto, ieri era sorpresa per il tanto clamore suscitato dall’arrivo eccellente. «Noi veramente l’abbiamo preso per giocare a baseball…» . E anche un po’ divertita scoprendo di essere quasi per caso al centro delle cronache calcistiche di questi giorni, soprattutto romane. «Non vi preoccupate, il giovane Thomas è in buone mani, ce lo coccoliamo gelosamente. Intanto gli abbiamo dato un po’ di antibiotici visto che c’è un streptococco in giro per la sua faringe. Questa mattina ha letto i giornali ed è rimasto anche lui sorpreso per il clamore che ha suscitato il suo arrivo qui a Reggio Emilia». I giornali glieli ha portati Michael Marmo che divide con lui e Josh Rickard, altro neoacquisto del Reggio Emilia baseball, la casa in centro messa a disposizione della presidentessa. «Domani ( oggi – n.d. i.) ve lo faremo conoscere, venite alle 18 allo stadio del baseball e ci parlerete, ma oggi è off-limits per tutti».
DEBUTTO – Dunque l’appuntamento è per questo pomeriggio, quando Thomas DiBenedetto Jr. darà inizio ufficialmente alla sua carriera italiana. In programma anche il suo primo allenamento con la divisa reggiana e il berrettino con quella R gigante che sa tanto di Roma. Ruolo, interbase, debutto in campionato il 9 aprile in casa contro l’Arezzo. In tribuna sono già annunciati papà, mamma e sorella DiBenedetto. Quel giorno la Roma dovrebbe essere già «Americana » e forse la dinamica presidentessa Casali si troverà in tribuna anche una legione di giornalisti romani e perchennò, anche qualche tifoso che tiferebbe qualsiasi cosa che abbia anche lontanamente a che fare con la Magica. Anche una mazza da baseball.