CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – La Roma ha cominciato a riflettere, perché la situazione dopo sei mesi richiede questo. Il capitolo che non ha trovato ancora una spiegazione chiara è quello relativo a Dodò, esterno sinistro brasiliano classe ‘92 arrivato l’estate scorsa a Trigoria. Il terzino fortemente voluto da Sabatini ha finora messo insieme soltanto tre apparizioni (due in campionato e una in Coppa Italia) ma non ha mai convinto dal punto di vista della condizione atletica. Ciò di cui necessita ora il giocatore è ritrovare la fiducia nei propri mezzi e mettere da parte la paura che è quasi naturale dopo la lunga inattività dovuta all’intervento subito al ginocchio più di un anno fa (novembre 2011). Ma la dirigenza giallorossa, pur essendo sempre convinta che Dodò possa diventare quel fenomeno che tutti avevano pronosticato, ha cominciato a farsi delle domande. Tanto che Sabatini, sempre alla ricerca di esterni maggiormente adatti al gioco di Zeman di quelli attualmente in rosa, sembrava aver virato: non più un destro ma un sinistro. Non è così però: a Trigoria la speranza diffusa è quella che Dodò possa tornare ad essere un giocatore da qui al termine della stagione. Se non dovesse accadere, a giugno si faranno altre riflessioni.