IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Una sconfitta, quella contro il Palermo, che fa calare in anticipo per la Roma il sipario sulla rincorsa al quarto posto. Difficile, se non impossibile, recuperare lo svantaggio nei 5 turni di campionato che rimangono. Resta quindi la Coppa Italia come unico obiettivo stagionale. Due gare, quelle contro l’Inter di Leonardo, da affrontare senza Totti, arrivato a scontare la terza giornata di squalifica per la famosa querelle con Balotelli, risalente alla finale dello scorso anno. Il capitano non ci sarà né domani (fischio d’inizio, ore 20.45) tantomeno nella partita di ritorno a San Siro: l’appuntamento, ci si augura a Trigoria, è per la finalissima dell’Olimpico.
Con il forfait obbligato di Totti, spazio quindi a Borriello, reduce da cinque esclusioni iniziali consecutive. Quella contro i nerazzurri è la grande chance che il centravanti aspettava per mettersi nuovamente in luce dopo un periodo a dir poco nero che lo ha portato a segnare solo 2 gol nelle ultime 17 gare disputate.
Intanto ieri la squadra è tornata ad allenarsi: seduta defaticante per coloro che avevano giocato contro il Palermo e poco spazio alle prove tattiche che ci saranno invece oggi. Rispetto all’undici sconfitto sabato, oltre all’avvicendamento in avanti, in difesa rientrerà dal primo minuto Juan al posto di Loria. Dei due finiti nel mirino di critica e tifosi, Menez e Vucinic, ne giocherà soltanto uno, visto che Perrotta (o Brighi) dovrebbe tornare titolare. Confermato al suo posto De Rossi che ieri sera, nella trasmissione Il senso della vita, ha rivelato: «Gioco male? Non dipende dalla mie vicende personali. E poi non sono rimasto perché qui c’è mia figlia. Sarebbe stato romantico dirlo, ma in realtà è perché sono innanzitutto un tifoso di questa squadra».