Le dichiarazioni di Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 ore a Centro Suono Sport
E’ al corrente di tutte le critiche che le stanno facendo? Da quando “puntualizza” su DiBenedetto le danno tutte contro, mentre prima IlSole24Ore era considerato validissimo.
“Io non ero al corrente di questo, io credo che si sia creato un po’ di nervosismo perché la trattativa non è andata fin ora a buon fine. Io ho sempre espresso scetticismo su questa procedura. Non penso possa darsi la colpa a due giornalisti se le cose sono andate in questo modo. Le cose che ha scritto Ilsole24 ore, sono cose di cui possiamo parlare, ma sembrano a me perplessità che avevano un po’ tutti”.
Un suo articolo è stato usato per un’interrogazione parlamentare?
“Non lo sapevo questo. Ho solo notato che ieri si sono sbrigati di organizzare un incontro tra DiBenedetto e l’ambasciatore a Roma, quindi è giusto quello che ho detto io che non si conoscevano”
Interrogazione del senatore Lannutti?
“E’ sempre un po’ strano quando i politici si addentrano nel calcio, è una cosa strumentale E’ che quando vedono che una cosa diventa popolare pensano che possa derivare un vantaggio anche per loro. Vedremo come andrà a finire”.
Il fatto che Unicredi debba andare a Boston è per lei una cosa normale?
“Quando Unicredit andò a New York per fare quell’accordo col gruppo DiBenedetto, mi sembrava anomalo come anomalo è il fatto che la vendita sarà firmata a Boston, perché la Roma è italiana, il venditore è italiano, quindi penso possa essere un depistaggio. C’è chi si spinge anche a sfruttare l’amore dei tifosi per un proprio tornaconto personale”.
C’è chi vocifera pure che la governance rimanga ad un Unicredit.
“Questo dubbio è venuto anche a me, bisogna vedere se Unicredit al suo interno abbia diversi punti di vista. Quando si parlava di Aabar ho anche il dubbio che sia stata Unicredit a sollecitare quell’offerta per far uscire allo scoperto DiBenedetto”.
