Miralem Pjanic, che oggi compie 25 anni, si è raccontato aDraw my life: “A due anni ho dovuto lasciare la mia terra per via della guerra e siamo andati in Lussemburgo. Mio padre giocava a calcio ma per mantenerci ha iniziato a fare l’operaio. È stato lui a trasmettermi la passione per il calcio. Una volta mi sorprese all’alba in garage a giocare con la palla, credeva fossi un ladro. Anche la scuola è stata molto importante, ho studiato tanto infatti ora conosco 6 lingue. Ho iniziato a giocare per lo Schifflange 95, in prima divisione lussemburghese. Mi dicevano che avevo delle qualità incredibili. A 13 anni sono andato a Metz, ho lasciato la mia famiglia ma in quel club erano cresciuti tanti grandi campioni e anche io volevo diventare come loro. Ad agosto ho debuttato contro il Psg e a dicembre ho realizzato la mia prima rete, che emozione! Nel 2008 mi sono trasferito al Lione, uno delle squadre più forti di Francia. Avevo compagni fortissimi e io non volevo essere da meno, per cui ho continuato a lavorare duramente. Mi piaceva anche battere le punizioni. Le provo anche in partita e spesso faccio gol. Da 4 anni vivo e gioco per la Roma, amo questa città. Do sempre il massimo per ripagare la fiducia della mia famiglia e dei tifosi. All’inizio mi chiamavano Giotto, ma il soprannome che preferisco è quello che mi ha dato Totti: il piccolo principe”.