Edin Dzeko ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Queste le parole del bosniaco:
Le iniziative di Roma Cares sul fronte coronavirus e le donazioni verso lo Spallanzani. E’ stato giusto restare a Roma?
“Sì e non era difficile, però adesso sono ancor più orgoglioso di far parte di questa società che in questi momenti molto difficili sta facendo cose importanti per i tifosi e per la gente che ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della Roma per aiutare in ogni modo”
Ora sei padre a tempo pieno…
“Ovviamente non sono mai stato così tanto tempo a casa, però sono contento per i miei figli e per la mia famiglia, poter trascorrere più tempo con loro. I miei bambini sono contenti e quando li vedo così sono felice”
Il calcio italiano vuole ripartire, sei d’accordo?
“E’ una cosa molto delicata. Sicuramente la cosa più importante è la salute di tutti noi. In questo momento lo sport non è prioritario, ma è chiaro che amiamo il calcio e il nostro lavoro, quando la situazione si calmerà e non ci sarà più pericolo per tutti noi è giusto finire il campionato”
Quando non sei a Roma cosa ti manca?
“Sarajevo è il mio amore infinito, per sempre. Certamente di Roma mi mancherebbe la mia casa attuale, quando andiamo in vacanza a Sarajevo, nostra figlia Una ci chiede sempre quando torniamo a casa, quando torniamo a casa nostra a Roma. Sicuramente è la casa dove cresceranno i miei figli”
Sei capitano, ti sentivi già tale prima di diventarlo ufficialmente?
“Sono stato capitano a Wolfsburg ultimi sei mesi lì, poi sono andato al City, sono capitano della Bosnia da 6 anni, ora lo sono della Roma, esserlo dopo Totti e De Rossi per me è un grande orgoglio, essere capitano di questa società meravigliosa e anche prima mi sentivo uno dei capitani, perchè il capitano non è solo colui che indossa la fascia”