CORRIERE DELLO SPORT – Mamma chiama, bimbo risponde. E scalcia. Perché sono tanti i giocatori del settore giovanile giallorosso che sono legati con un cordone ombelicale alla casa base, in giro per l’Italia, tra prestiti e comproprietà, nella speranza di esplodere e ritornare lì dove sono cresciuti. Insomma, ripercorrere le orme di Alessandro Florenzi che dopo un anno magnifico al Crotone (35 presenze e 11 gol) è rientrato a Trigoria, per di più conquistando immediatamente una maglia da titolare. E un contratto più pesante.
IN SERIE B Occhi puntati sul Bari: Sabelli e Stoian stanno andando bene in Puglia. Loro due sono in prestito e non si può escludere un rientro nell’immediato. Anche se il Grosseto naviga in acque agitate, Barba è un elemento imprescindibile nello scacchiere dei toscani. Fari puntati su Frascatore (Sassuolo) e Pettinari (Crotone) e Viviani (Padova): tre tenori tenuti in naftalina.
IN LEGA PRO – Tra i più giovani, scesi in Lega Pro, spicca il nome di Politano, in luce a Perugia. Qui c’è anche Ciciretti, alla Carrarese. Quest’ultimo, protagonista assoluto la scorsa stagione in Primavera, ha molti estimatori. (…)
LE SPERANZE – E’ una giungla fuori dai cancelli di Trigoria. Perché un conto è stare a casa, un altro lontano chilometri e chilometri. E sono tante le carriere che non hanno avuto un epilogo positivo. Serve la testa, serve lo spirito d’adattamento, serve la fame e tanta fortuna. Sì, «il sangue agli occhi», come si dice. Recente la storia di Michele Petroccia, centrocampista 26enne. Faceva parte dell’annata dei vari Rosi, Cerci, Greco. A dicembre firmerà un contratto col Città di Ciampino, in Promozione (settima serie italiana). Lo paragonavano a Pizarro per come toccava il pallone. La realtà è che in tanti non riescono a coronare il sogno: non di tornare alla Roma, ma di rimanere tra i professionisti.