E’ il giorno di Mister Tom

E’ il giorno di Mister Tom

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IL MESSAGGERO (U. TRANI) – E’ il D-Day, il giorno diTom DiBenedetto che diventerà il ventiduesimo presidente della Roma. Prima di lasciare Parma, davanti al charter che ha riportato squadra e dirigenti nella capitale, l’abbraccio più bello dopo il primo successo stagionale: il bostoniano e Francesco Totti sorridenti nella notte, in una foto scattata da Tonin Llorente, mental coach di Luis Enrique.

Il primo piano è stato subito postato su Twitter dallo stesso Llorente che ha anche aggiunto una didascalia semplicissima in italiano: «Il Presidente e il Capitano molto felici per la vittoria di questa sera a Parma». Il primo collaboratore del tecnico asturiano non si sbagliava. «Sono proprio contento» ha ripetuto più volte l’imprenditore statunitense all’amico Joe Tacopina. «Per i tre punti, ma anche per l’allegria che vedo finalmente nel gruppo, impegnato da mesi in un lavoro nuovo e soprattutto duro». DiBenedetto non parteciperà al cda giallorosso che si riunirà stamattina a Trigoria. Ancora non ne fa parte e per ricevere i pieni poteri dovrà aspettare che si dimetta uno degli undici consiglieri che sono: il presidente ad interim Cappelli, Fiorentino, Baldissoni, Fenucci, Mingrone, Venturini, Marra, Ferreri, Di Martino, Baldi e Rotunno. Quasi sicuramente sarà quest’ultimo a lasciare subito il posto in consiglio per permettere la cooptazione del bostoniano che poi entrerà ufficialmente nel board solo dopo la convocazione di un nuovo cda. Che potrebbe esserci già in giornata, cioè subito dopo quello di mezzogiorno, per non rinviare l’investitura ufficiale. O magari entro un paio di giorni (in questo caso slitterebbe la nomina di DiBenedetto al posto di Cappelli).

Oggi è prevista l’approvazione del bilancio (36 milioni di perdite) della vecchia gestione (al 30 giugno 2011) che permetterà di sbloccare il lancio dell’Opa e che sarà a disposizione dell’assemblea dei soci convocata per il 27 ottobre, giorno in cui sarà nominato il nuovo cda (scade il triennio degli amministratori attuali), con i consiglieri che diventeranno 13 (7 indicati dal consorzio statunitense, 5 da UniCredit e 1 indipendente). Il vicepresidente del board giallorosso dovrebbe essere l’avvocato Joe Tacopina, grande amico di DiBenedetto, anche se sul ruolo da affidare al legale italoamericano ci sono da superare ancora alcuni ostacoli interni. Durante il cda si affronterà la delicata questionedell’iniziativa della card (miniabbonamenti), sospesa giovedì scorso dopo il no ricevuto dall’Osservatorio per le manifestazioni sportive. La Roma ripresenterà la documentazione, coinvolgendo pure la Lega di serie A. L’intenzione, però, è di evitare il braccio di ferro con il Viminale. Anche perché l’anno prossimo il club giallorosso avrà di sicuro il via libera per la vendita. I

ntanto ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni è intervenuto per spiegare il motivo della bocciatura della card: «La Roma ha preso un’iniziativa autonomamente, senza informarci, che non è coerente col protocollo di legalità sulla tessera del tifoso che Ministero e società hanno firmato. Per questo ho chiesto all’Osservatorio di valutare l’iniziativa. Siamo in contatto con la Roma e stiamo cercando una soluzione. Bisogna evitare che questa iniziativa sia interpretata, come ha già fatto qualche gruppo di tifosi della Roma, come una smentita e come la fine della tessera del tifoso». L’agenda di DiBenedetto, nei prossimi giorni, prevede diversi impegni istituzionali. Giovedì vedrà il presidente del Coni Gianni Petrucci, tra due settimane la presidente della Regione Renata Polverini. In programma anche incontri con alcuni esponenti del Governo. Da fissare, invece, l’appuntamento con il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. La prossima settimana arriveranno i due manager Pannes e Barror con i quali avrà un paio di giorni di full immersion su merchandising e marketing. Poi il bostoniano il 5 e 6 ottobre andrà a Londra per il Leaders in Football, meeting per le società di calcio organizzato dal Chelsea: sarà l’unico dirigente di un club italiano presente alla riunione.

«Sono molto contento di poter dedicare la prima vittoria di questa stagione a tutti tifosi romanisti. Adesso andiamo verso la seconda». Anche Luis Enrique si affida a Twitter per celebrare il suo primo successo in Italia, con la speranza di concedere subito il bis, sabato all’Olimpico contro l’Atalanta. Tra le indicazioni per lui più importanti, il comportamento delle tre punte schierate all’inizio. Sono i tre giocatori della Roma che hanno commesso più falli, 5 Borini e 4 a testa Totti e Osvaldo. Vuol dire che vanno ad aggredire il portatore di palla e che il pressing è altissimo. De Rossi, invece, in queste prime quattro gare del torneo, è in testa alla graduatoria dei passaggi riusciti (266), davanti a Thiago Silva (265), Van Bommel (249), Pirlo (242) e Totti (240).

 

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