E’ Marquinhos l’insostituibile

E’ Marquinhos l’insostituibile

SHARE

marquinhosCORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Caro Marquinhos, quanto ci sei mancato… Che si può leggere anche così: “come volevasi dimostrare”. Vale a dire che senza il giovanissimo talento brasiliano la difesa balla e che quel rosso sventolato da Rocchi in Roma-Milan per un “braccio” a quaranta metri dalla porta, ha prodotto i nefasti effetti di cui in pochi in realtà hanno detto e scritto nei giorni scorsi. Perchè nella sconfitta di Napoli l’assenza di Marquinhos ha avuto un peso specifico importante. E più in generale perchè le cifre dicono che con lui in campo la Roma è da terzo posto, senza di lui da dodicesimo o tredicesimo.

 TUTTO SBAGLIATO – Quanto sia mancato Marquinhos al San Paolo la Roma e i suoi tifosi se ne sono accorti dopo appena quattro minuti di gioco. L’azione del primo gol del Napoli, che poi ha indirizzato l’intero corso della partita, è una sagra degli orrori della fase difensiva giallorossa. Ma forse con il giovane brasiliano al suo posto quel gol si sarebbe potuto evitare. (…) Quando Pandev si presenta centralmente, Castan ha un attimo di indecisione: Che faccio? Salgo o arretro? Decide (ma avrebbe dovuto farlo prima) per salire mentre Burdisso, come è capitato già altre volte non lo fa. Si apre il buco, Cavani non è in fuorigioco, Pandev lo serve e il matador fa gol perchè Burdisso non riesce più ad intercettarlo. E Balzaretti, che si era trovato nella scia di Cavani, lo molla incredibilmente scegliendo la copertura del suo settore sinistro. Pensando di far bene, Castan ha scelto male. A quel punto (fase difensiva già compromessa) avrebbe dovuto temporeggiare e difendere la porta di fronte a Pandev. Se ci fosse stato Marquinhos? Sarebbe salito immediatamente come vuole Zeman, trascinandosi anche Castan; e Cavani si sarebbe trovato in fuorigioco. Tutta un’altra azione.

Insomma, tanti errori dei singoli messi insieme fanno in realtà un errore di squadra. Marquinhos o no, tutta la fase difensiva contro il Napoli è tornata a zoppicare vistosamente. La furia di Cavani ha poi amplificato il difetto che la Roma deve assolutamente scrollarsi di dosso se vuole restare agganciata al treno Europa. Se serve, Zeman faccia fare esercitazioni a Trigoria fino a notte fonda. C’è chi pagherebbe di tasca sua per farsi dire “Daje” dal boemo.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.