Ecco dove taglierà la Roma

Ecco dove taglierà la Roma

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CORRIERE DELLO SPORT – L’invito, anzi quasi l’or­dine, era arrivato direttamente dagli States, nel periodo del mer­cato di gennaio: diminuire il monte ingaggi, please. Erano sta­ti indicati anche alcuni nomi per assecondare l’invito. Erano quel­li di Julio Baptista, Cicinho, Adriano, Doni, quattro giocatori che, sommando i loro stipendi del prossimo anno, facevano quasi venti milioni di euro. Uno spro­posito. Che, per la metà, è già sta­to risolto.

CONTI – L’invito na­sceva da due esi­genze: diminuire un monte ingaggi che all’inizio di questa stagione su­perava gli ottanta­cinque milioni per creare lo spazio a nuovi arrivi; la ne­cessità matematica di farlo di fronte al­l’imminente intro­duzione del fair­play che, tra le tan­te nuove regole, prevede anche quella che il monte ingaggi complessi­vo non potrà superare il settanta per cento dei ricavi di una stagio­ne. E la Roma, con quegli ottan­tacinque milioni di stipendi del­l’inizio di questa stagione, era so­pra l’ottanta per cento. In questo senso, un certo lavoro è già stato fatto grazie alle cessioni di Julio Baptista al Malaga e alla risolu­zione consensuale del contratto con Adriano, peraltro arrivato a parametro zero e capace, qual­che settimana di fa, di lasciare sul piatto i restanti due anni di stipendi, cioè dieci milioni lordi. Anche Cicinho per questa secon­da parte della stagione è andato via, però in prestito al Villareal e questo vuole dire che dal prossi­mo primo luglio il giocatore tor­nerà a libro paga della Roma. In ogni caso, dagli ottantacinque milioni iniziali si è passati già adesso a un tetto, per la prossi­ma stagione, da 68,5 milioni con una riduzione che sfiora il venti per cento.

PARTENZE – C’è anche la possibili­tà, nel prossimo mercato estivo, di dare un’ulteriore limata a que­sto monte ingaggi. Basti pensare che ci sono due giocatori come Doni che Cicinho che per la pros­sima stagione co­sterebbero, al lor­do, otto milioni e trecentomila euro. Cedendoli, si scen­derebbe a un totale di sessanta milioni, in pratica quasi un terzo di meno di quello dell’attuale stagione. Questo consentirebbe di avere lo spazio per i nuovi innesti, con­siderando pure che potrebbero esserci una serie di gioca­tori ( Menez, Bri­ghi, Okaka, Rosi, Greco, Julio Sergio) che, se ven­duti, farebbero lievitare ulterior­mente verso il basso la cifra com­plessiva. Facendo questo tipo di conti, non ci si può dimenticare della questione Daniele De Ros­si che il prossimo anno ha un in­gaggio lordo da 8,1 milioni e un nuovo contratto per il futuro do­vrebbe prevedere una cifra an­che superiore. Che a Trigoria nessuno voglia vendere De Rossi è una certezza, ma il vero proble­ma da risolvere in questo senso è capire la volontà del giocatore. Che ha già fatto capire di avere perlomeno il dubbio.

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