L’obiettivo Champions è sempre nel mirino della Roma e per raggiungere la qualificazione Fonseca vuole calare un poker d’assi nella seconda metà di stagione: Smalling, El Shaarawy, Pedro e Zaniolo. Durante il girone d’andata la squadra giallorossa ha palesato una scarsa tenuta difensiva – sono 32 le reti subite in 21 giornate – e a spiccare, oltre alle difficoltà di compiere movimenti di reparto in maniera armoniosa e decisa, è stato il rendimento discontinuo di Smalling, un lontano parente del pilastro difensivo della passata annata.
Come scrive il Tempo, il centrale inglese è stato particolarmente sfortunato nella prima parte del campionato: ha dovuto inizialmente saltare le prime sfide a causa di un tira e molla infinito con il Manchester United che ha dato il via libera alla cessione solo nell’ultima ora dell’ultimo giorno di mercato, poi ha combattuto per due volte con un’infiammazione al ginocchio dovuta ad una brutta storta subita nei primi giorni di allenamenti a Trigoria (nel mezzo c’è stata anche un’intossicazione alimentare), ha giocato il derby con una caviglia più che dolorante e ora per la lesione al flessore dovrà dare forfait anche per le prossime tre gare. Smalling ha però tutta la voglia di invertire il trend attuale e di tornare ad essere quel punto di riferimento per tutta la difesa. Un altro giocatore da cui i giallorossi si aspettano una ripresa ad alti livelli è Pedro, in calo dall’espulsione con il Sassuolo e vittima di due infortuni muscolari dopo la sosta natalizia.
L’attaccante spagnolo si è ristabilito e ha tutta l’intenzione di ritrovare la via della rete, un acuto che gli manca dal 5 novembre, per un gol che rappresentava addirittura la quarta marcatura nelle prime 9 partite con la Roma. Un bottino di tutto rispetto che l’ex Barça ha voglia di ripetere. L’altro grande rinforzo per la fase offensiva è il ritorno di El Shaarawy, il cui nome comparirà per la prima volta nell’elenco dei convocati con l’Udinese. Il Faraone sa che per guadagnarsi il posto all’Europeo deve far bene in questi mesi dopo la parentesi in Cina e per levare una maglia ad uno tra Mkhitaryan e Pellegrini serve necessariamente una partenza in quinta. Titoli di coda per Zaniolo, che ieri si è riaffacciato a Trigoria: il numero 22 non potrà essere a disposizione prima di aprile (dopo la sosta di fine marzo sono in programma 10 gare, senza contare l’eventuale Europa League), ma sarebbe fondamentale riuscire ad avere il suo contributo per la volata finale del campionato.