IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Stavolta è toccato a lui, a Edin. Il bosniaco ha messo la firma sulla vittoria della Roma: 1-0 gol di Dzeko, finalmente. E’ la terza di fila per uno a zero, dopo quelle di Genova (autogol di Izzo) e Udine (Nainggolan). Dzeko ha dimenticato come si segna in trasferta e negli occhi di tutti c’è la prestazione imprecisa di Udine, ma sa benissimo come si fa gol all’Olimpico. Quello con il Cagliari è il quattordicesimo segnato nello stadio di Monte Mario. Rete numero quattordici anche in campionato, ora una in meno del capocannoniere Icardi: per arrivare alle venti stagionali vanno aggiunte le cinque in Europa League e quella di giovedì in Coppa Italia contro la Samdporia, la sua prime del 2017. Solo Messi, per quanto riguarda le sfide casalinghe, ha saputo fare come Dzeko, considerando i migliori campionati europei. Davanti a Messi non si poteva fare di più. E Dzeko, con i suoi venti gol segnati fino ad ora, non poteva sperare in meglio, anche se alle prime occasioni sprecate (anche ieri una clamorosa nel primo tempo), qualcuno continua a storcere il naso.
Molle, non molle, questo ha fatto 20 gol e rispetto allo scorso campionato è un ben di Dio. Se non fosse molle sarebbe a 40 reti: altro che divino. E’ chiaro, Spalletti lo pungola e fa bene, lui reagisce e fa altrettanto bene. Edin, il bomber della faccia pulita, mostra il sorriso dei giorni migliori. «Vittoria importante perché è stata molto difficile. Il Cagliari è una buona squadra. Abbiamo fatto un ottimo lavoro e dobbiamo continuare a guardare a noi stessi. Prima abbiamo detto che non è possibile vincere 1-0, mentre adesso sono tre gare che portiamo a termine con questo risultato. Ora ci riposiamo un po’ e poi pensiamo alla Sampdoria. Io molle? Lo avete visto stavolta contro il Cagliari… Scherzi a parte, era difficile, abbiamo avuto qualche occasione, io ne ho sbagliata una ma nella ripresa ho fatto il mio, sono stato cattivo. Nessuna paura, può capitare. Questo è il calcio, a volte si sbaglia, a volte si segnano gol importanti e sono contento», le parole televisivo del bosniaco tra Premium e Sky. Ora c’è un’altra trasferta, a Genova con la Sampdoria e un tabù-gol da sfatare, e c’è il sogno scudetto da tenere alto. «Noi dobbiamo pensare a noi, a vincere sempre e poi si vedrà». Chiaro.