La notte delle prime volte. La prima volta dei nove gol in campionato di El Shaarawy con la Roma, la prima volta sempre del numero 92 con la fascia di capitano, la prima volta in cui Schick si è sentito davvero decisivo. Nella serata in cui Claudio Ranieri (ri)debutta sulla panchina giallorossa, sono i due attaccanti a prendersi la copertina. Complice la squalifica di Dzeko, il primo ad esultare in tribuna al momento del suo gol, Schick ha voluto giocare a tutti i costi nonostante non stesse benissimo. Nel finale ha dovuto lasciare il campo, le sue condizioni saranno monitorate tra oggi e domani, ma ora che ha trovato un allenatore che crede nella possibilità di vederlo in coppia con Dzeko non ha alcuna intenzione di fermarsi. «Devo far vedere cattiveria e mentalità giusta. Adesso devo crescere, anche fisicamente perché alla fine ero quasi morto, e penso possa aiutarmi giocare con Dzeko, così come penso possa aiutare lui. Ogni attaccante fa meglio quando non è da solo». Se Schick, dopo essere entrato bene ad Oporto, ha deciso la partita, nel momento di massima difficoltà è stato preziosissimo El Shaarawy. Ha corso per due e non solo per quella fascia di capitano indossata dopo l’espulsione di Florenzi: «È stato un onore-ammette -, anche se l’ho presa in prestito per pochi minuti. Abbiamo vinto con le unghie e con i denti e siamo stati cattivi. Ci portiamo a casa tre punti che saranno fondamentali per le prossime gare».
Fonte: Gazzetta dello Sport