CONFERENZA STAMPA – Le parole di Stephan El Shaarawy, alla sua seconda presentazione ufficiale in maglia giallorossa:
Manchi da un anno e mezzo, hai giocato in Cina con intensità diversa e hai avuto il Covid. Quando sarai pronto per esser titolare?
“Sono stato fermo qualche mese dopo la nazionale, mi sono allenato da solo, ho cercato di fare il massimo per tornare in condizione, mi serve ancora tempo, sto lavorando con i preparatori, abbiamo stilato un programma che aggiorneremo di giorno in giorno. C’è tanto entusiasmo e tanta voglia di ricominciare con questa maglia”
Fonseca gioca con un 3-4-2-1, hai parlato con lui per la tua collocazione tattica?
“Sì ne abbiamo parlato giorni fa, l’attacco non è stato del tutto stravolto a livello di posizioni. Io sono abituato a partire largo a sinistra per poi accentrarmi, un sistema simile a quello di Di Francesco che voleva questo dagli esterni. Ho detto al mister che sono totalmente a disposizione per giocare ovunque in attacco”
C’è tanta concorrenza davanti, è uno stimolo o un timore?
“Mai un timore, quando giochi ad alto livello è uno stimolo confrontarsi con grandi calciatori. Mi è sempre capitato in carriera, non ci sono problemi. Più concorrenza c’è vuol dire che c’è tanta qualità e quindi più possibilità di vincere”
Dzeko è sereno?
“Sì l’ho visto molto sereno, col sorriso, sono contento di averlo ritrovato e gli altri ragazzi che c’erano due anni fa, felice di aver scoperto nuovi compagni. Un clima sereno”
Hai avuto una lite con Edin a Ferrara anni fa, che venne risolta. Qual è la strada migliore per riaverlo?
“Sappiamo tutti le sue qualità, ha grande personalità, sono sicuro che ritroverà la strada per ritornare ad esser un calciatore importante per la Roma. Sono dinamiche di spogliatoio che nascono quel giorno e finiscono lì”
Hai conosciuto una realtà nuova del calcio come quella cinese. Più i pregi o più i difetti di questa esperienza?
“E’ stata un’esperienza particolare, condizionata dalla pandemia. Nei primi 6 mesi mi sono alternato tra club e nazionale, nonostante questo ho vinto un trofeo, il mio primo trofeo da protagonista, una soddisfazione e un bel ricordo. Poi dopo la fine del campionato, siamo stati fermi tanto tempo, quasi 7 mesi senza partite ufficiali. A livello calcistico non è stato semplice, però considerando che sono tornato nella squadra in cui volevo tornare con l’Europeo alle porte, sono contento”
Che impressioni hai sulla Roma che ritrovi? Cosa hai notato di diverso in squadra e società?
“Sono contento di ritrovare la Roma: è stata un’accoglienza molto positiva, come se non me ne fossi mai andato. Ho costruito molto di più di un percorso calcistico qui, anche al di fuori del campo. Mi ha fatto tanto piacere ritrovare tutte le persone presenti qui a Trigoria e ricevere affetto e fiducia da parte del Presidente, del direttore Tiago e del mister Fonseca. Mi hanno mostrato subito grande fiducia, ora sta a me ripagarla in campo”
Hai giocato l’addio di De Rossi come ultima partita. Sono cambiate tante cose, il pubblico tornerà: il tuo rapporto con Dzeko in campo come lo vedi?
“Non penso sia cambiato tantissimo a livello di sistema di gioco, giochiamo sempre con due esterni che giocando larghi vengono dentro per giocare con Edin. Vedendo lo stadio vuoto manca l’incitamento dei tifosi, che soprattutto qui all’Olimpico sentiamo parecchio. Spero tornino presto da noi”
Eri abituato ad un presidente che non c’era mai, quanto conta avere adesso qui la proprietà?
“Conta tanto, per tutta la squadra, per tutto l’ambiente, sentire la vicinanza del presidente, è una spinta maggiore per tutti. Ho visto grandissima disponibilità da parte di tutti, da tutta la società, una cosa positiva per noi. Sta poi ai giocatori avere responsabilità nel proprio lavoro”
Potevi tornare ad ottobre. Come mai non si chiuse?
“E’ stata una situazione particolare, nel calcio non sempre i tempi coincidono. Una situazione di attesa, che però poi è andata a buon fine ora. Sono entusiasta di esser tornato, non vedo l’ora di poter scrivere un altro capitolo importante con questa maglia”
Che idea ti sei fatto di questo campionato? Come collochi la Roma?
“Non ho mai smesso di seguire la Roma e la Serie A. Questa è una squadra che negli anni si è sempre posta l’obiettivo della Champions e anche di più. Ha sempre avuto le possibilità di arrivare in alto. Il campionato è più avvincente quest’anno, ho trovato un ambiente molto positivo, di una squadra che si aiuta, penso sia fondamentale soprattutto nei momenti difficili. Penso che noi dobbiamo pensare partita per partita, perchè poi così vincere ogni partita significa raggiungere risultati importanti. Abbiamo l’obiettivo della Champions, vorrei iniziare come nel 2016 quando arrivai e guadagnarmi anche un posto all’Europeo”
Una cosa della città e della squadra che ti sono mancate?
“Aver ritrovato tutte le persone con cui avevo instaurato un rapporto. Nel periodo che sono stato lontano, quando sono potuto tornare ad ottobre, ho sempre sentito affetto dalla gente. Per me questo è motivo di grande orgoglio, anche a febbraio dell’anno scorso, ho visto tanto gente allo stadio che mi vuole bene, uno stimolo in più per ricominciare alla grande”