TuttoSport (M.Bonetto) – Mihajlovic non è abituato a toccare ferro, ma forse adesso è il caso che cominci a farlo con una certa frequenza. Raccontano che l’allenatore granata sia salito a Bormio non esattamente soddisfatto: eufemismo spinto, molto spinto. D’altra parte il mercato gli ha sfornato poco o nulla, rispetto alle previsioni. Giovani a parte, gli hanno girato “soltanto” Ajeti, difensore preso gratis, da svincolato. Mihajlovic possiede una grande personalità, le cose non le manda a dire. E si aspetta che ciò che chiede venga fatto. «Il mercato del Toro lo gestisce Petrachi, io sono troppo impegnato su altri fronti aziendali», diceva Cairo qualche giorno fa. Il ds del Torino deve lavorare in modo diverso, è cambiata la musica rispetto a Ventura, onnipresente anche ai “tavoli telefonici” delle trattative. Ma intanto una mano gliela dà la Roma. E proprio Cairo, visti gli ottimi rapporti tra il patron granata e i vertici del club giallorosso. Tanto è vero che da domani in poi Mihajlovic potrebbe finalmente avere Iago Falque. Al tecnico serbo può parere fin un miracolo, dopo tante chiacchiere ascoltate alla Sisport, nei giorni scorsi. Invece no, ci siamo per davvero. La serietà e le capacità di Pallotta e Sabatini si sposano con il fiuto e le qualità manageriali di Cairo, e in assenza di colpi di scena oggi il Torino dovrebbe finalmente incassare il via libera definitivo per il trasferimento dello spagnolo in granata, tutt’attorno alla margherita sfogliata da Ljajic.
L’INGAGGIO PER LO SPAGNOLO: 850 MILA – Come detto, il dialogo tra i vertici dellaRoma e Cairo è lubrificato, corretto, lineare. Il club giallorosso spinge da tempo Ljajicverso Torino, è storia nota. Gli ultimi contatti tra le parti hanno permesso di tracciare una nuova rotta. Toccando ferro, per l’appunto, oggi Iago Falque potrà trasferirsi nei fatti dalla Roma al Toro, in prestito oneroso (in ballo 1,8 milioni), con diritto di riscatto a cifre prefissate (6 milioni, nell’estate del 2017). Il ragazzo in granata guadagnerà 850 mila euro netti, in questa stagione. La sua vicenda di mercato è dunque destinata a essere slegata rispetto alla telenovela Ljajic, che dura da oltre un mese e rischia di sfornare altre attese, in bilico sui dubbi. L’ala spagnola della Roma ha già detto sì al Torinoda tempo, non vede l’ora di mettersi in gioco, di trovare spazio in granata. Il suo eclettismo tattico lo rendono un prospetto molto interessante per Mihajlovic, nel 4-3-3, con tutte le sue possibili varianti offensive. Se non ci saranno inopinati rinvii burocratici, legati al deposito dei contratti, alla stesura delle tutele assicurative e alle visite mediche, Iago Falque potrà salire a Bormio tra domani e dopodomani, per abbracciare finalmente il suo nuovo allenatore. E Ljajic?
QUELLE VOCI SU MONTELLA E CORVINO – Finora il destino del trequartista serbo, obiettivo primario per Mihajlovic che lo ha già allenato sia a Firenze sia in Nazionale, era legato a quello di Iago Falque. Da oggi Ljajic è destinato a restare “solo” nei suoi tormenti, si fa per dire, tra offerte milionarie. Il Torino gli ha offerto una luna proverbiale: 1,6 milioni netti a stagione, più altri 350 mila euro di bonus. L’accordo con la Roma prevede, come noto, l’acquisto immediato a titolo definitivo per 7 milioni. Dopo tanti tira e molla da parte del giocatore, si sta forse arrivando a una svolta. Mentre continuano a circolare, pur tra variegate smentite, le voci di un interesse per Ljajic da parte della Fiorentina (per opera del ds Corvino, il suo scopritore), ma anche del Milan (e in questo caso il personaggio di riferimento è Montella). Il Torino aspetta una risposta definitiva, al più presto. Intanto è obbligato a cautelarsi. E così si spiegano i sondaggi per Saponaradell’Empoli, per Bruno Fernandes dell’Udinese e per Soriano della Sampdoria. Proprio per il blucerchiato si è di nuovo mosso Petrachi, ma appoggiando sul piatto un’offerta di appena 5 milioni. La Samp ne chiede ben più del doppio. E si è messa a ridere.