Il «king maker» è lontano come un grande amore e onnipresente come una moglie gelosa. Come scrive la Gazzetta dello Sport, per Franco Baldini, in fondo, si potrebbe parafrase ciò che diceva di sé Jessica Rabbit: «Non sono così influente, sono gli altri che mi dipingono così». L’impressione è che non si saprà mai la verità, anche se tendiamo a fidarci di quello che diceva malinconicamente l’ex d.s. Walter Sabatini: «La Roma ha tre centri di potere: Trigoria, Boston e Londra». Forse occorrerebbe aggiungere anche Città del Capo, visto che l’ex d.g. giallorosso – oltre che nella capitale britannica – passa tanta parte dell’anno in quella splendida città, ma la tecnologia, ormai, è così funzionale da consentirgli di essere consigliere ascoltatissimo del presidente Pallotta pur essendo fantasmatico, anche se non abbastanza da sfuggire alle telefonate di procuratori e giornalisti. In questi otto anni di Roma a trazione statunitense, forse nessuna delle grandi decisioni sportive sono state partorite senza il suo consenso, o almeno una sua conoscenza della questione. Così il futuro della Roma continuerà a passare anche dai suoi giudizi.