È entrato a Trigoria con la faccia di un bambino delle scuole elementari che guadagna il cortile durante la ricreazione: felice, emozionato, il ritratto della gioia. Già in trionfo al suo arrivo domenica sera all’aeroporto di Fiumicino, accolto da oltre 400 tifosi festanti, ieri Matias Soulé ha mostrato a tutti al suo primo giorno in giallorosso i suoi occhi illuminati, pronto con il cuore in subbuglio e le gambe leggere a disegnare calcio in libertà, come farebbero il suo idolo Angel Di Maria, “El fideo” (spaghetto), cui si è sempre ispirato, o il primo Javier Pastore del Palermo, “El Flaco”, cui l’ex Juve assomiglia un po’: due “flachi”, non a caso.
E quello della Roma, tra i più importanti talenti dell’ultima generazione argentina di fenomeni e pagato 30 milioni dai Friedkin, vuole ora dimostrarsi all’altezza dei suoi sogni: quelli che lo hanno spinto verso la Capitale, lì dove voleva essere a tutti i costi, accanto agli amici e connazionali Paulo Dybala e Leandro Paredes e, soprattutto, alla compagna Milagros.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, il trequartista verrà ufficializzato dal club stamattina: nel frattempo, ha preso contatto con l’ambiente di Trigoria e proprio l’amico Paulo gli ha già riservato nello spogliatoio il posto accanto a lui e a Paredes, con tanto di foto pubblicata sui social. Per una traiettoria disegnata dal destino, l’argentino è ritornato nel Lazio, dove la scorsa stagione è esploso a Frosinone e dove sabato giocherà a Rieti la prima amichevole con la maglia giallorossa con l’Olympiacos, preludio al ritiro in Inghilterra e al doppio test con Coventry City e Everton, nelle quali il tecnico Daniele De Rossi schiererà per qualche spezzone di gara i tre argentini insieme, rafforzando così l’anima sudamericana della Roma.