a Gazzetta dello Sport (L.Garlando) – L’Italia è in finale agli Europei dopo aver eliminato la Spagna ai calci di rigore. Decisive le parate di un grande Donnarumma e il penaly di Jorginho. Nel riscaldamento hanno suonato le note di Raffaella Carrà e dopo gli Azzurri hanno lottato come leoni contro i re del tiqui-taca. Abbiamo sofferto senza il pallone, ma passati in vantaggio con una meraviglia di Chiesa. Poi la beffa di Morata che si è fatto perdonare sbagliando il rigore. La prima mossa di Luis Enrique è stata di lasciare fuori lo stesso giocatore della Juventus per far giocare Oyarzabal per non dare punti di riferimento a Bonucci e Chiellini.
Nel 2012 i movimenti da falso nove di Fabregas mandarono in tilt la nostra difesa. Ad inizio partita l’Italia sembra la solita, ma dopo poco si apre un altro mondo perché la Spagna cresce sull’onda del proprio palleggio. Quando recuperiamo palla non riusciamo mai a trovare la profondità come fatto prima. Inutile sottolineare la nostalgia per Spinazzola a sinistra. Il mancato possesso palla ci rende meno sicuri, meno spavaldi, meno coraggiosi. Quando la recuperiamo ce ne liberiamo invece di gestirla. Comunque l’Italia soffre ma non rischia troppo. Al minuto 15 del secondo tempo Donnarumma fa ripartie l’azione velocemente, Verratti porta avanti il pallone e di passaggio in passaggio Chiesa segna un gol meraviglioso. Entra Morata che al 35esimo attacca la profondità e fulmina di sinistro Donnarumma. Il resto è storia.
