Demetrio Albertini si candida ufficialmente alla presidenza della FIGC. Sarà lo sfidante di Carlo Tavecchio, attualmente a capo della Lega Nazionale Dilettanti. L’ex centrocampista di Milan e Lazio, già vice-presidente della Federazione, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la conferenza stampa da lui indetta presso l’hotel “The Western Palace” di Milano:
“Ci vuole una volontà comune per poter cambiare la situazione della Federazione. Ho maturato la possibilità di far qualcosa e ho visto che è molto difficile arrivare a una programmazione. In questo tempo, cosa è cambiato da quel momento a oggi? Sono cambiati tutti gli scenari, perché non avrei mai pensato alle dimissioni di Prandelli e Abete e in questo mese ho cominciato a ricevere tante telefonate e tanti apprezzamenti da parte della gente per potermi mettere a disposizione. Questo lo faccio volentieri: mi metto a disposizione per essere regista di questo cambio di marcia. Perché mi metto a disposizione? Prima di tutto per il mio percorso personale, poi per le persone che mi hanno chiamato. Ho maturato una mia filosofia, un terzo della mia carriera è stato fatto in giacca e cravatta. Su 14 manifestazioni internazionali il mio impegno è stato molto di più in queste vesti che quando ero calciatore e ho maturato qualcosa a livello europeo. Dobbiamo partire dalla valorizzazione dei settori giovanili, ridurre il numero delle squadre in Serie A è riduttivo. Bisogna puntare alla crescita dei giovani. Bisogna vedere gli altri paesi, si parla al modello tedesco: noi abbiamo un’altra cultura ma dobbiamo raggiungere lo stesso obiettivo. Nonostante le limitazioni sugli stranieri noi ne abbiamo di più della Bundesliga, i nostri giocatori arrivano in Nazionale a 27 anni quando dalle altre parti esordiscono a 24, vedi l’esempio di Parolo. Dobbiamo mettere un numero limitato di giocatori in rosa, per difendere il prodotto del nostro vivaio. Altro punto che ho maturato è la forza di essere sul territorio. Nessuno ha la forza di una Lega Dilettanti che permette di toccare tutti i comuni. Siamo l’unico paese ad avere tre leghe professioniste. Questa può essere un’opportunità, che può essere colta, condivisa, con grande personalità. Non voglio fare una campagna elettorale, altrimenti avrei iniziato un mese prima. Vincoli nelle rose e obbligo di under come in Lega Pro? Senza una lista bloccata non puoi fare valore. Dalle altre parti giocano giocatori che a 24 anni hanno fatto finali di Champions League, mentre da noi ai Mondiali c’era chi era all’esordio internazionale. Ho ricevuto diverse telefonate. Il confronto con altri presidenti c’è stato, ma non faccio nomi. Mi dispiace che dopo 8 anni di lavoro ci sia chi contesta il fatto che sia un ex calciatore”.
Fonte: Tuttomercatoweb
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