GAZZETTA DELLO SPORT – G. MANCINI – Non solo derby di coppa Italia, domenica l’Olimpico ospiterà un evento internazionale. Una finale stile Super Bowl con il palcoscenico sul campo, l’artista sudcoreano Psy e il tormentone Gangnam Style, le cheerleader e una madrina d’onore speciale: Malika Ayane, con la sua voce calda e avvolgente, canterà l’Inno di Mameli. «Da sola, in mezzo al campo, a cantare l’inno a cappella… sono terrorizzata! — esclama — ho rivisto esibizioni analoghe, a partire da quella di Whitney Houston al Super Bowl. Indimenticabile. Ci vogliono forza e coraggio». Be’, li troverà…
TUTTI INSIEME «Sarà emozionante, mi sento di rappresentare tutti gli italiani e in questo periodo particolare è importante essere uniti al di là delle ideologie: spero che in tanti cantino con me». Il calcio è nel suo destino. « Da ragazzina giocavo, Van Basten mi ha fatto innamorare del Milan, ho lavorato alla Domenica Sportiva, ma al guardaroba, e al Mondiale in Sudafrica ho cantato a Casa Azzurri. Adesso l’Inno, un’esperienza fantastica che corona la mia passione sportiva. Starò attenta a non bucare il campo con i tacchi e a non inciampare. Poi cercherò di distrarmi dai battiti del cuore che entrano nelle orecchie. Sarò seria come al primo giorno di scuola e avrò un look pulito: un po’ Grace Kelly e un po’ Jacqueline. Diva all’ora del tè. Mi sento fortunata: dal prato avrò uno sguardo privilegiato, proverò per prima la tensione e la sacralità dell’Olimpico».