Roma-Udinese 3-2, partita spettacolare per gli amanti del pallone e del bel calcio, partita “zemaniana” per qualche pessimista di troppo che ieri sera ha rivisto a tratti lo spauracchio della fase difensiva del Boemo riproporsi all’Olimpico, partita sofferta ma vinta, il che basta e avanza in questo momento delicato, per la maggioranza.
Come spesso accade quando si parla, si scrive o si legge di Roma, il pubblico nella normale dialettica di uno sport così popolare, è pronto a dividersi in teorie di ogni genere, cercando la via più giusta per leggere tra le righe lo spartito messo in campo ieri sera dai giallorossi.
ASSENZE PESANTI, VECCHIA GUARDIA PRESENTE – Per giudicare al meglio la sfida dell’Olimpico, bisogna partire da una premessa fondamentale: fino a due settimane fa, prima dell’infortunio di Strootman e della squalifica di De Rossi, la Roma ha sempre potuto contare su un blocco granitico, un quadrilatero magico tra difesa centrale e mediana, composto appunto dai due centrocampisti posti a baluardo di Benatia e Castan.
Se dal giorno alla notte ti ritrovi con Taddei e Nainggolan, che hanno caratteristiche diverse, è normale che la fase difensiva dei giallorossi possa risentirne, soprattutto se di fronte hai una squadra come l’Udinese, che non ha nulla da chiedere al campionato, che gioca con grande spensieratezza e sopratutto con un atteggiamento tattico che porta cinque o sei uomini a muoversi senza palla in tutte le direzioni.
Nonostante le chiare difficoltà, dovute anche all’insolito centrocampo schierato in totale emergenza da Rudi Garcia, i giallorossi giocano un primo tempo di grandissima intensità, impreziosito dalle giocate individuali di Capitan Totti, che quando è in campo magicamente permette alla Roma di segnare dai 2 a 3 gol di media a partita, e nel giro di venti minuti si portano sul doppio vantaggio grazie alle reti del numero 10 giallorosso e di Destro, che nella prima mezz’ora appare rinfrancato dopo le ultime uscite incolori.
Succede anche che Di Natale inizi la sua personale sfida contro De Sanctis, ma il Pirata Morgan è in serata di grazia e cala una saracinesca decisiva sulle conclusioni di Badu, del capitano bianconero per tre volte tra primo e secondo tempo, salvando di fatto il risultato e i tre punti giallorossi.
L’INTERMITTENZA DEI GIOVANI – Nella ripresa però qualcosa si inceppa: pronti via subito il gol dell’1-2 a causa di una palla sanguinosa persa da Totti in fase di disimpegno, e l’ennesima rete pesa nei primi 5 minuti del secondo tempo che fa infuriare Garcia, il quale a fine partita dichiarerà “dobbiamo essere più concentrati, ci siamo complicati la vita da soli, serve maggiore efficacia difensiva, non si possono regalare certi palloni”.
La Roma subisce il contraccolpo e De Sanctis ci mette un’altra pezza, poi si risolleva grazie a Torosidis, che pesca dal cilindro il gol che non ti aspetti, con un siluro di sinistro all’angolino che sembra scrivere la parola “game over” sul risultato e la gara.
Qui arriva la critica “costruttiva”: troppo svagati alcuni interpreti, poco concentrati e intermittenti alcuni giovani, poco mordente da parte di chi subentra in corsa. E’ successo a Napoli con Ljajic, si è ripetuto ieri sera con Florenzi, che spreca la rete del 4-2 a pochi istanti dal termine.
A sprazzi si accende la luce di Pjanic che fa fatica a cucire gioco, essendo chiamato anche ad uno sforzo aggiuntivo in fase di non possesso; Destro stesso dopo il gol si spegne alla distanza sbagliando qualche controllo di troppo in zona gol, e appare troppo timido Dodò, che però ha l’enorme attenuante di esser tornato a giocare dopo 40 giorni di stop per infortunio, ma che difficilmente osa in fase offensiva.
Per fortuna Taddei e Nainggolan, con grande generosità, rincorrono qualsiasi individuo indossi la casacca bianconera, caricando a testa bassa da inizio a fine partita.
Le assenze pesano nella zona centrale, la Roma deve evitare i cali di tensione che in questo momento delicato della stagione potrebbero costare punti importanti, alcun interpreti che oggi sono un pò sotto tono dal punto di vista fisico, giocando sicuramente ritroveranno lo smalto dei tempi migliori, ma detto e scritto tutto questo, SIGNORI la ROMA HA VINTO!!! LA ROMA HA VINTO!!! tre punti d’oro quelli di ieri sera all’Olimpico, che ti tengono a debita distanza da un Napoli, che continua a ricevere gentili doni da parte della classe arbitrale.
Bando al pessimismo, la lotta Champions prosegue e la Roma ad oggi stramerita il secondo posto per quanto prodotto fuori e dentro il campo. Forza Roma !
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