FOCUS CGR – Dopo la vittoria contro il Torino, la Roma guarda con fiducia alla super sfida di domenica contro l’Atalanta, che lo scorso anno impartì due brutte sconfitte ai giallorossi. Un avversario contro il quale Fonseca, nella passata annata, cambiò sia all’andata che al ritorno, il sistema di gioco, passando alla difesa a tre. Oggi la realtà è diametralmente cambiata: la Roma ha trovato una sua fisionomia con il 3-4-2-1, dimostrando una crescita esponenziale. “Oggi ci crediamo di più rispetto allo scorso anno”, ha ammesso candidamente Chris Smalling, tornato a giocare dal 1′ minuto dopo un lungo stop. Il centrale inglese non è apparso al top della condizione, ma solo giocando ritroverà la forma migliore. Smalling sarà titolare a Bergamo, anche per contrastare la fisicità di Zapata. Ai suoi fianchi due tra Mancini, Ibanez e Kumbulla.
Il vero rebus è da centrocampo in su: sicuri del posto Spinazzola e Karsdorp sugli esterni, Mkhitaryan e Dzeko in avanti, oltre a Jordan Veretout. Intorno al francese Fonseca dovrà costruire la strategia per affrontare al meglio l’Atalanta del Gasp, con tre soluzioni a disposizione. Una mediana più muscolare con Cristante e il francese, più Pellegrini in zona avanzata a rifinire il gioco; la coppia classica con Pellegrini-Veretout e il tridente pesante composto da Pedro, Miki e Dzeko, oppure la riproposizione di Villar (sostituito ieri al 60′), al fianco dell’ex viola. Tre diverse soluzioni, che comportano tre differenti strategie di gioco, modulabili in funzione anche del risultato temporaneo del match. Insomma: viva l’abbondanza, ma occhio a non sbagliare…
