E alla fine l’ovazione è scattata anche per lui. Nella bolgia di Ciampino il presidente più schivo che il mondo del calcio italiano abbia mai conosciuto (almeno in anni recenti) si è visto tributare il riconoscimento dal popolo giallorosso, rappresentato dagli oltre cinquemila tifosi che ieri hanno invaso lo scalo dell’aeroporto.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, difficile immaginare un tributo più meritato per Dan Friedkin, cioè un proprietario che ogni stagione estiva ha regalato almeno un colpo “impossibile” alla Roma. D’altronde, non è un caso che il magnate sia un uomo di spettacolo, sia in veste di produttore cinematografico che in quella di regista. Così nel 2021 a rubare la scena è stato l’ingaggio a sorpresa di José Mourinho, mentre nel 2022 è stata la volta del tesseramento di Paulo Dybala.
(…) Inutile dire che anche il general manager Tiago Pinto è stato virtualmente portato in trionfo dal popolo giallorosso. Una volta sbarcato anche lui dal volo, la berlina in cui è salito è stata circondata dalla gente, che lo ha osannato. Un grande riconoscimento, dopo le troppe critiche che finora hanno caratterizzato il suo operato. (…)
I Friedkin, ormai, sembrano avere scelto di seguire i desideri di Mourinho fino al limite consentito dal “settlement agreement” sottoscritto con la Uefa, e l’affare Lukaku ne è la dimostrazione. Ma la postilla è d’obbligo: con una squadra del genere – che ha un monte ingaggi da Champions – la qualificazione fra le prime quattro è d’obbligo. Perché sognare è bello, ma il bilancio della Roma non può permettersi altre stagioni di Europa minore. E Dan Friedkin lo sa.