“Dammi 3 punti, non chiedermi niente…”. Questa frase, estrapolata da un famoso coro della Curva Sud, riassume più o meno tutta la gara della Roma a Frosinone. Sabato pomeriggio la squadra di Rudi Garcia, presentata in campo con un modulo, il 4-2-3-1, inedito soprattutto negli interpreti, non ha convinto, soffrendo più del dovuto la fisicità dei ciociari, bravi a mettere in difficoltà i giallorossi a più riprese. A faticare, più e meglio degli altri, ci ha pensato però il primo arrivato del mercato estivo romanista: Iago Falque.
L’ex genoano, ormai stabilmente in campo dall’inizio, è riuscito con la propria intelligenza tattica a fare da raccordo tra attacco e centrocampo, altrimenti slegati da elementi non in grado di correre il campo come occorrerebbe fare in un modulo così offensivo. Iago riesce a strappare palloni agli avversari e a rendersi anche pericoloso in fase offensiva, facendosi trovare pronto a mettere in rete, la prima con la maglia della Roma, una delle poche occasioni create in uno sterile primo tempo. Il sinistro, deviato in porta da un difensore gialloblu, sblocca il risultato quando il pareggio sembrava inevitabile in chiusura di prima frazione, risultando pesantissimo per dare maggiore serenità ad una squadra imballata e con poche idee. Al 69′, stremato, lascia il posto a Salah, dosando le energie di entrambi in vista del proibitivo impegno europeo di mercoledì contro i campioni del Barcellona. Acquisto sottovalutatissimo, l’esterno offensivo sarà arma preziosa per una stagione nella quale ci sarà bisogno di tutti, soprattutto dell’energia, della scaltrezza e della duttilità del ragazzo cresciuto proprio nella canterà blaugrana.
Voto: 7
