Giornata di dolore, commozione e lacrime a Firenze per i funerali di Davide Astori. Il centrale della Fiorentina, stroncato da un arresto cardiaco nella notte tra sabato e domenica scorsa, già nella giornata di ieri è stato salutato da un fiume di tifosi, amici e colleghi nella Camera ardente allestita presso il complesso di Coverciano.
Impedito l’accesso questa mattina nella Basilica di Santa Croce ai tifosi e ai giornalisti, solo ai famigliari, agli amici e agli ex colleghi come i diversi calciatori giallorossi (Nainggolan, De Rossi, Pellegrini, Florenzi, El Shaarawy) che intorno alle 9:30 hanno raggiunto la chiesa fiorentina insieme a Francesco Totti, Federico Balzaretti, Mauro Baldissoni e Bruno Conti per dare l’ultimo saluto all’ex compagno di Roma e Nazionale.
وصول وفد إنتر إلى جنازة أستوري.. بين Presente ovviamente tutta la Fiorentina e oltre 4000 mila tifosi viola all’esterno della Basilica. All’interno della Basilica rappresentanti di tutti i club di A, B e della Nazionale.
صور مباشرة من ساحة البازيلكا ووسط مدينة فيرنزي، حيث ستمر جنازة دافيدي أستوري.#Astori #DA13 pic.twitter.com/scHJdeBXPH
— فيورنتينا بالعربي (@Fiorentinaaraby) 8 marzo 2018
Lungo, lunghissimo applauso al momento dell’arrivo del feretro di Astori, con migliaia di tifosi che hanno applaudito l’ex capitano viola nella commozione generale.
📹 | Il feretro è arrivato alla Basilica di Santa Croce@Luca_Cilli pic.twitter.com/tzSq5Qjf9f
— Sportitalia (@tvdellosport) 8 marzo 2018
Giunta anche la Juventus, con Barzagli, Buffon, Chiellini, Pjanic e Allegri, reduci dalla vittoria in Champions contro il Tottenham e applauditi dalla folla.
Lieve malore per il padre di Astori durante la funzione, che ha richiesto l’intervento dei sanitari presenti all’esterno della basilica. Nulla di grave fortunatamente per il papà dell’ex difensore giallorosso.
Ciao Capitano. 😇🌹 pic.twitter.com/FFtXJW4AcZ
— Actu Foot (@ActuFoot_) 8 marzo 2018
«Siamo qui a pregare per Davide, in questa basilica che l’Italia ha voluto fosse il sacrario degli uomini più illustri che l’hanno onorata, e che custodisce le virtù più alte del nostro popolo». Lo ha affermato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, aprendo la cerimonia funebre di Davide Astori, capitano della Fiorentina, nella basilica di Santa Croce. «Queste virtù noi riconosciamo in Davide – ha aggiunto – e per questo lo salutiamo in questo luogo».
«Il modo improvviso e crudele con cui il capitano ci è stato tolto, ci rinvia alla nostra povertà di creature, che non dispongono di tutto ma che le cose essenziali le ricevono, a cominciare dalla più essenziale, la vita. Una morte, quella di Davide, che ci richiama a maggiore umiltà, a tanta gratitudine, a quel senso del limite che spesso manca in questo tempo di superbia. E non a caso, nel fare memoria del capitano, molti hanno ricordato la sua umiltà, il senso di responsabilità, la semplicità e la modestia che lo rendevano a tutti così caro. Al tempo stesso, mentre contempliamo la fragilità della vita, ne scorgiamo anche la grandezza e lo splendore, quella preziosità che la fa tanto rimpiangere quando viene meno – ha aggiunto il cardinale Betori – E anche sulla bellezza della vita c’è un messaggio importante che la morte di Davide Astori lascia a tutti noi. Non sempre e non dappertutto la vita è riconosciuta nel suo valore. C’è chi la mette in pericolo con modelli di comportamento nocivi, e chi minaccia la vita degli altri o non ne rispetta la dignità. Troppi nel mondo vedono la loro vita disprezzata, fatta merce, usata, emarginata, non circondata dalle dovute cure. Abbiamo scoperto in questi giorni, con ammirazione, l’impegno del capitano per i bambini malati nel nostro ospedale Meyer e in Paesi lontani. Ma non meno significativa è stata la testimonianza di suoi compagni più giovani, che nella squadra si sono sentiti da lui accolti, indirizzati, sorretti – ha sottolineato l’arcivescovo di Firenze – La sua vita spezzata da un male misterioso richiami tutti noi a prenderci cura della vita degli altri, soprattutto dei più deboli e dei più miseri. In ogni vita umana è nascosto il germe di vita divina».
Sta per terminare l’omelia. Il feretro di Davide Astori sarà poi trasportato vicino Bergamo, a San Pellegrino Terme, per il rito privato e la sepoltura. Parla Marco, il fratello di Davide: “Grazie a tutti per essere venuti, ci avete dimostrato quanto volevate bene al mio Davide. Non ci sono tante parole. Un abbraccio forte a tutti”. Commozione anche per Badelj, che prende la parola: “Tu sei semplice, diretto e pragmatico, con il tuo sguardo entri dentro le persone e ci rimani. Non sei come gli altri: anche senza sapere le lingue ti sei fatto capire con tutti, perché parli con il cuore, dono di pochi eletti. Tuo padre e tua madre non hanno sbagliato niente con te, sei il fratello o il figlio che tutti vorrebbero avere ed il compagno di squadra ideale“.