IL MESSAGGERO – M. FERRETTI – Roma-Garcia, la firma sembra questione di ore. Ecco quanto trapela dal bunker della comunicazione giallorossa. Il ds Walter Sabatini ieri è tornato a Roma dopo aver trascorso la giornata di sabato a Madrid ed è rientrato nella capitale sicuro che il francese sia l’uomo giusto per la Roma. «Rudi è in vantaggio su tutti», la sua confidenza. Questo perché Marcelo Bielsa, l’altro candidato per la panchina, non l’ha convinto al cento per cento. Anche per via di una richiesta economica nettamente superiore a quella di Rudi. Ancora un paio di giorni poi la Roma annuncerà il suo nuovo allenatore e tutto, per ora, converge sul nome di Garcia (Sabatini ha ancora minime remore: sarà pronto per una piazza come quella di Roma?). Anche se a Trigoria e dintorni si continua a parlicchiare di un non precisato Mister X pronto a sorpassare tutti. I colpi di scena, visto il recente passato, non sono assolutamente da escludere.
RUDI AVANZA – Essendo ancora sotto contratto con il Lille, Rudi Garcia non può aver ancora (ufficialmente) firmato per la Roma. A Sabatini, si sa, piace da almeno due anni e il ds, incassati i no di Walter Mazzarri e Max Allegri, si è ricordato di lui per colmare il vuoto sulla panchina della Roma. Nelle prossime ore Garcia si incontrerà di nuovo con il presidente del Lille per arrivare ad una risoluzione del contratto (c’è in ballo una ricca buonuscita, ma potrebbe rinunciarci) e, una volta svincolatosi, potrà firmare per la Roma, accordo biennale a circa 1,4 netti a stagione.
COME LUIS – Rudi è un allenatore francese soltanto nel passaporto. In realtà, è spagnolo. E come Luis Enrique ha il cognome Garcia in coda alla carta d’identità. Tre dei nonni di Rudi fuggirono nei dintorni di Parigi dall’Andalusia durante la dittatura franchista. Rudi, classe ‘64, ha attinto molti princìpi tattici dal Barcellona e delle squadre di Rafa Benitez. Garcia conosce bene i metodi per gestire uno spogliatoio ricco di giovani. «I giocatori devono sentirsi bene, mai dimenticare un compleanno, basta un gesto. Io educo come alleno, non dirigo ma discuto, correggo, accompagno», ha spiegato qualche tempo fa. Il padre di Rudi, José, è stato un calciatore, e scelse il nome del ciclista tedesco Altig per il proprio erede. Rudi ha tre figlie, conosce tre lingue ed è laureato in educazione fisica. Prima di fare l’allenatore professionista a tempo pieno è stato anche giornalista. E nonostante questo a Trigoria piace molto.
MARCELO IN ATTESA – El Loco Bielsa ha in giro per il mondo un sacco di estimatori. Lo vogliono in Brasile (Santos), lo vogliono in Turchia (Besiktas), lui sogna una chiamata da parte di Florentino Perez per il Real Madrid ma chiede un sacco di soldi per firmare. E così rischia di restare a piedi. Al Santos ha chiesto 4 milioni netti a stagione, quasi tre volte di quanto la Roma ha offerto a Garcia. Una Roma che per il prossimo anno deve dare oltre 3 milioni lordi a Zdenek Zeman e al suo staff.