C’è poco da dire, quando i numeri parlano così chiaro: il Genoa, tra le mura amiche, è una delle bestie nere della Roma. In 43 scontri diretti disputati in terra ligure, il bilancio è pesantemente a favore dei rossoblu: 22 vittorie del Genoa, 15 pareggi e 6 affermazioni giallorosse. Da quando il Genoa ha fatto ritorno in serie A, invece, il bilancio è di due vittorie dei liguri e un successo della Roma. Queste tre gare, disputate nelle ultime tre stagioni, meritano un approfondimento.
STAGIONE 2007-2008: GENOA-ROMA 0-1. Dopo tredici anni dall’ultima gara, la Roma torna a Marassi per affrontare il Genoa, priva di parecchi elementi importanti (Totti, Aquilani, Mexes, Perrotta e Taddei). L’eroe della giornata è Christian Panucci, ligure e tifoso genoano, che disputa una gara straordinaria e regala i tre punti, in extremis, ai giallorossi, decidendo una gara combattuta (in precedenza palo di Paro per il Genoa e traversa di Vucinic).
STAGIONE 2008-2009. GENOA-ROMA 3-1. L’incubo di Marassi torna a ripetersi. Anche questa volta, giocare a Genova contro i rossoblu è una maledizione. La Roma scende in campo in piena emergenza (assenti Totti, Juan, Pizarro, Cassetti e Baptista, in panchina a scopo precauzionale Mexes e Aquilani) e, nonostante provi a giocarsela a viso aperto, viene punita alla prima disattenzione difensiva, con Riise e Doni che permettono a Sculli di sbloccare il risultato. La reazione dei giallorossi non si fa attendere, e dopo due salvataggi importanti di Rubinho arriva il pareggio di De Rossi. Nel secondo tempo, però, la difesa giallorossa si addormenta di nuovo e consente a Milito di segnare il momentaneo due a uno. La Roma reagisce e a metà ripresa trova il pareggio con Panucci, che però si vede annullare il gol per un fuorigioco inesistente. Pochi minuti dopo De Rossi, già ammonito, stende Milito e lascia i suoi in dieci. Lo stesso argentino, nel finale, segna anche il gol del definitivo 3-1.
STAGIONE 2009-2010. GENOA-ROMA 3-2. Sconfitta amara per la Roma a Genoa, nella prima giornata di campionato. Luciano Spalletti, alla sua penultima gara in campionato prima delle dimissioni, schiera una difesa inedita con l’ultimo arrivato, Burdisso, insieme ad Andreolli. Dopo un primo tempo a reti inviolate, nella ripresa il Genoa colpisce subito: Criscito, servito da Zapater, sblocca il risultato già al 4′. Passano tre minuti e la Roma pareggia: cross di Motta, colpo di testa di Andreolli respinto da Amelia e tap-in vincente di Taddei. Dopo il pareggio, la Roma trova anche il vantaggio: Totti è bravo a mettere il piede su una gran conclusione di Guberti, mettendo fuori causa Amelia. Il vantaggio, però, non dura che cinque minuti, perché Zapater, su punizione, pareggia i conti. La Roma non ci sta, e alla mezz’ora Menez parte in progressione verso la porta avversaria ma viene steso da Biava. Morganti non considera la chiara occasione da rete e grazia Biava, rifilandogli solo il cartellino giallo. Amaro e tragico epilogo è il gol-vittoria del Genoa, realizzato proprio da Biava. La maledizione di Marassi colpisce ancora…