CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Come in un grande romanzo d’appendice, l’eroe popolare, in coda ad una vicenda dai risvolti drammatici cede la scena all’amico colpito dalla sfortuna e lo fa risorgere anche agli occhi dei lettori. Così Francesco Totti, con un semplice gesto (il classico beau gest) ha cambiato la storia di una giornata difficile e forse anche la storia di Osvaldo giocatore della Roma. (…) «Anche se questo gol non conta, per me vale tanto per il tuo gesto ! Grazie amico mio! Grazie IMMENSO CAPITANO»!. Il gesto di Totti è stato tanto semplice quanto determinante. Correva il 15’ della ripresa con la Roma sotto di un gol e l’arbitro decretava un calcio di rigore a favore della Roma per un mani in area turca. Proprio sotto la porta degli acerrimi contestatori (a loro volta contestatissimi) di Osvaldo.
E pensare che Osvaldo aveva passato un’altra mattinata travagliata. Entrando in campo aveva dovuto leggere l’ennesimo striscione con insulti ed ascoltare i soliti cori durissimi contro. (…) Stesso canovaccio fin dal primo minuto della partita contro i turchi, fino all’episodio che ha messo d’accordo (forse) tutti e nel quale Francesco Totti ha fatto capire, anche a chi non è di questo parere, da che parte sta, interpretando anche lo spirito del resto della squadra. Il senso è più o meno questo: Osvaldo non è un corpo estraneo, magari ce lo gestiamo noi nel gruppo, lasciatelo in pace e lasciatelo alla Roma. E’ anche ciò che desidera la società? Lo scopriremo solo vivendo…