IL TEMPO (E. MENGHI) – Prove di pace coi tifosi. La Champions League fa storia a sé e, pure quando in campionato le cose non vanno nel verso giusto, attira sempre il pubblico delle grande occasioni. Col Porto, per la partita d’andata degli ottavi di finale, non sarà diverso: sono stati staccati 43 mila biglietti e si punta a riempire lo stadio negli ultimi giorni di vendita, anche se dopo il boom iniziale ai botteghini gli acquisti si sono di gran lunga ridotti e c’è stata un po’ una frenata. Basti pensare che erano 33 mila i tagliandi prenotati in fase di prelazione da chi era in possesso dei mini-abbonamenti per l’Europa, fase che si è chiusa lo scorso 7 gennaio. Pure la vendita libera era partita bene con 7 mila biglietti spazzati via in poche ore, poi però, complici i risultati della squadra e i più costosi posti liberi rimasti, si è andati a rilento.
La speranza è di vedere un Olimpico pieno dopo la curva polemicamente vuota dal quarto d’ora del primo tempo col Milan. Ma la contestazione non è ancora finita, domenica al triplice fischio sono piovuti fischi anche se la prova dei giallorossi non era da disprezzare. Il 7-1 di Coppa Italia ha lasciato il segno e per cancellarlo serve tempo, e vittorie. A partire magari da Verona, dove lo spicchio per gli ospiti è sempre grande e affollato e la Roma si aspetta di vederlo tutto colorato di giallorosso venerdì, nonostante le poche centinaia di biglietti staccati ieri.