PAROLA DI EX – Queste le opinioni degli ex calciatori giallorossi espresse oggi nell’etere radiofonico locale
GIUSEPPE GIANNINI (Centro Suono Sport):
“Partita a senso unico quella della Roma, una bella vittoria, con tante combinazioni di gioco: ho visto un grande Dzeko, soprattutto come rifinitore, un Salah straripante, ma soprattutto una squadra capace di non subire gol per la seconda volta. La fase difensiva sarà la variabile decisiva ma questa Roma, continuo a dirlo, è l’unica vera antagonista della Juve”
MAX TONETTO (Rete Sport):
“Ritengo che l’ultimo Emerson Palmieri che abbiamo visto possa essere il titolare della Roma, anche col ritorno di Mario Rui. Il brasiliano può diventare un gran terzino sinistro, potenzialmente è superiore al portoghese”
CICCIO GRAZIANI (Centro Suono Sport):
“La Juve quest’anno appare più una squadra terrena: hanno grandi calciatori, ma come calcio d’insieme non esprime un gioco straordinario. La Roma gioca bene, ha giocatori decisivi e può lottare fino alla fine. Le manca quel pizzico di cattiveria in più che i bianconeri hanno nel Dna”
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “La Roma deve evitare i cali di tensione che hanno contraddistinto il suo campionato… Ieri la partita poteva finire sette a due. Non bisogna esaltarsi, ma il Bologna era quella che stava meglio di tutti, aveva un’identità, ma ieri ne poteva prendere sei o sette.”
FABIO PETRUZZI (Centro Suono Sport):
“Ieri mi è piaciuto molto, nonostante non abbia segnato, perchè ha giocato per la squadra, offrendo assist a ripetizione, ma al di là della tripletta, sono sempre più convinto che il vero fenomeno della Roma sia Salah”
GIOVANNI CERVONE (Tele Radio Stereo): “Ieri mi è piaciuta la Roma che ha saputo aspettare e poi ha colpito. Grande Perotti, nell’uno contro uno è determinante. E’ stato bravo Spalletti a dargli qualche turno di riposo, ma adesso è di nuovo brillante. Alla Roma manca quella cattiveria giusta, agonistica, che la Juve ha e con la quale riescono a superare le avversità. La forza della Roma di oggi è che chiunque viene chiamato a giocare non fa rimpiangere gli assenti. C’è una mentalità giusta di gruppo e bisogna continuare su questa strada”.
