Attesa, lavoro e pazienza, tanta pazienza. Non dev’essere facile tenere a bada tutta la voglia di mangiarsi il campo e di tornare presto protagonista con la maglia giallorossa. Lo sa bene Gini Wijnaldum che prosegue a Trigoria il suo percorso di recupero dalla frattura alla tibia. Ogni settimana ipotesi di rientro si sono susseguite, trovando a volte conferme e altre secche smentite. Da Trigoria rimangono moderatamente soddisfatti delle tempistiche legate al recupero del centrocampista, indicando il mese di febbraio come possibile data, ma non è completamente da escludere che il suo rientro possa slittare a metà del mese, a pochi giorni dalla sfida di Europa League con il Salisburgo.
Come scrive il Romanista (A. DI Carlo), nell’ultimo controllo, a cui si è sottoposto il calciatore ad Amsterdam, l’ex PSG non aveva infatti ancora ricevuto l’ok per rientrare in gruppo, non tanto per la parte atletica, ma proprio per quello che riguarda la sua partecipazione alle partitelle in famiglia, con tanto di contrasti. Mourinho attende con ansia il mediano olandese, l’uomo destinato a cambiare volto al centrocampo giallorosso, soprattutto per quanto riguarda ritmo e profondità.
Ma il gran ritorno di Wijnaldum non comporterà in automatico il passaggio alla difesa a quattro, con l’intenzione quindi di valorizzare l’orange e Pellegrini come incursori alle spalle dell’attacco giallorosso. Ma si posizionerà nel cuore del centrocampo romanista, pronto a portare con le sue discese box to box il pallone nella metà campo avversaria. I tifosi sognano a occhi aperti il suo rientro, l’idea di vedere la Roma con tutto il potenziale in campo, da Dybala a Gini, da Spinazzola a Solbakken, li esalta. Serve tempo e Gini e la Roma si ritoveranno.