M. CECCHINI (Gazzetta dello Sport) – Sorpresa: la pasqua della resurrezione giallorossa consegna a Rudi Garciaun dolcissimo uovo con dentro la difesa ritrovata. Dopo lo «zero» nella casella del gol subiti due settimane fa a Cesena, stavolta è arrivato il bis casalingo, santificato però dalla grande prova di un ex napoletano come Morgan De Sanctis che, numeri alla mano, dopo Buffon è il portiere che è riuscito a mantenere più volte la porta inviolata: 14. «Occorreva questa vittoria per dare continuità al nostro percorso – spiega –. A 38 anni forse dovrei cominciare a parlare di me perché magari qualcuno non si accorge di cosa vuole dire essere portieri, anche in maniera pulita ed essenziale».
CORSA CHAMPIONS Scaramanticamente, Morgan non vuole chiudere la corsa Champions solo alla Lazio. « Noi dobbiamo guardare solo a noi stessi. Questi tre punti servono a tenere a distanza la Lazio e a dare fiducia al gruppo. Occorre continuare perché ci attendono 9 partite difficili e dobbiamo mantenere il secondo posto». Magari adesso sarà più facile dopo aver infranto il tabù dell’Olimpico, che non vedeva i giallorossi vittoriosi in campionato addirittura dal 30 novembre. «Non so che cosa sia successo durante questo periodo. Penso che siamo una grande squadra, forte, però abbiamo avuto un po’ di infortuni e abbiamo perso tante occasioni. La cosa più importante, però, è il ritorno al successo. Nel secondo tempo siamo un po’ arretrati, ma era normale perché non volevamo prendere gol. In questo caso, poi, contano più i punti che come giochiamo». Una concretezza ruvida come la Majella.