Gorini (Virologo di Oxford): “Giovedì partirà la sperimentazione sul vaccino anti-covid. Confidiamo...

Gorini (Virologo di Oxford): “Giovedì partirà la sperimentazione sul vaccino anti-covid. Confidiamo funzioni all’80%”

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Il Dottor Giacomo Gorini, virologo e ricercatore dello Jenner Institute dell’università di Oxford, che sta lavorando con la società italiana Advent-Irbm di Pomezia a un vaccino contro il coronavirus, è intervenuto ai microfoni di CentroSuonoSport (101.5 Fm): “Giovedì inizierà la sperimentazione del vaccino e  il nostro gruppo di ricerca, che lavora da decenni su questa tipologia di vaccini, è convinto la sperimentazione anti-covid funzionerà all’80%. I vaccini si sperimentano su soggetti sani, 500 persone che saranno divise in due gruppi: 250 persone assumeranno il vaccino anti-covid, le altre uno generico, dopo di che queste persone vivranno la vita di tutti giorni e in caso di infezione valuteremo gli effetti su un gruppo e sull’altro. Successivamente procederemo ad uno studio su 5000 persone per rinforzare il dato statistico e questo test inizierà la prossima estate. Speriamo di avere risultati il prima possibile. Nessuno ha la sfera di cristallo e ci sono delle procedure scientifiche e burocratiche da seguire, ma i risultati definitivi confidiamo di averli a settembre. Poi per la produzione effettiva serviranno altri mesi. I virus mutano, non tutti mutano allo stesso modo, questo è un trend stabile. Non ci sono dati che assicurino che la mutazione di questo coronavirus impedisca la creazione di un vaccino sicuro.

I test sieriologici sono probanti? “Non credo ci sia in giro qualcosa di totalmente affidabile, sapere però chi ha sviluppato una risposta immunitaria al coronavirus può aiutare a stimare la reale diffusione del coronavirus.  Questo virus ha messo sotto stress il mondo scientifico e lo ha indotto nel muoversi
nel modo più rapido ed efficiente possibile. Stiamo stabilendo un precedente scientifico e organizzativo in vista della prossima pandemia che speriamo arrivi il più tardi possibile. Sapere come il virus si diffonde e si muove nella popolazione è importante, poi quali strumenti si utilizzino è al di fuori della competenza di un
virologo. Certamente le App nel 2020 sono uno strumento potenzialmente utili”

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