Graziani: “Destro-Roma al capolinea. Pjanic deve essere più leader”

Graziani: “Destro-Roma al capolinea. Pjanic deve essere più leader”

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Ciccio Graziani è intervenuto ai microfoni di CentroSuonoSport per parlare del mercato della Roma. Questa la sua intervista riportata dal sito vocegiallorossa.it.

A Firenze Salah ha fatto una partenza razzo poi si è un po’ arenato.
“Si può darsi che gli abbiano preso le misure. Ricordo anche tanti gol sbagliati, il che significa che è un giocatore che va spesso a concludere. Mi sembra comunque che tra Coppa e Campionato abbia segnato quasi 10 gol. Un attaccante che sbaglia i gol per certi aspetti è quasi positivo perché un attaccante davvero preoccupante è quello che non tira mai in porta”.

Tipo Doumbia?
“Sì esatto, tipo Doumbia. Si crea poche occasioni e quando gli è capitata l’ha sbagliata. E’ stato purtroppo un acquisto non azzeccato. Tutti pensavano potesse essere il giocatore giusto per l’area di rigore della Roma e così non è stato. Nella vita capita di sbagliare giocatore, ma da gennaio in poi la squadra in attacco è peggiorata”.

Da allenatore e attaccante, come ri-motiverebbe Destro? E’ ri-motivabile?
“Io penso di sì, ci mancherebbe. Le motivazioni per un giocatore sono importanti: devi sentire la fiducia dei tuoi compagni, dell’allenatore. Le motivazioni arrivano attraverso la fiducia, e se hai un allenatore con cui parli poco, ti confronti poco poi diventa più difficile essere motivati. Io non so se un miglior rapporto con l’allenatore sia la soluzione per Destro. Io credo che il suo rapporto con la Roma sia al capolinea e che la Roma debba solo cercare di concretizzare al meglio la sua cessione per andare a prendere altri tipi di giocatori”.

Passando al centrocampo. La intrigano questi giocatori dalla doppia fase.
“Noi abbiamo un centrocampo che è forte come quello della Juve, ma anche come quello del Bayern Monaco. Giocatori come Pjanic, Keita, Strootman…”.

Pjanic non andrebbe scosso però? 
“Noi da Pjanic pretendiamo sempre qualcosa di più perché è un giocatore molto forte. Dovrebbe diventare un po’ più leader e mettersi al servizio della squadra. A volte sembra svogliato, deve fare un salto di qualità su questo perché ha qualità straordinarie. Se riesce a dare continuità alle sue qualità  diventa tra i migliori in europa. Noi con tutta la qualità che abbiamo a centrocampo dobbiamo solo trovarne due forti là davanti. Io lo dico sempre: avessimo avuto Higuain l’anno scorso sarebbe andata diversamente”.

La Juve sta perdendo carisma o i giocatori comprati la mantengono all’altezza dell’anno scorso?
“La Juve sta perdendo dei pezzi che nel meccanismo tattico erano perfetti. La squadra ha dipeso molto da Tevez, Vidal e Pirlo. Secondo me, anche se ha fatto dei buoni acquisti, si è un po’ ridimensionata”.

Dybala può fare come Iturbe?
“E’ possibile. Sono entrambi giocatori che hanno fatto bene in provincia ma nella grande squadra dovranno sostenere grandi pressioni. Lì si capisce se il giocatore ha fatto il salto di qualità o no. Aspettiamo tutti Dybala perché ha fatto bene a Palermo ma ora a Torino sarà più difficile. Iturbe ha avuto paura della critica, del rumore del pubblico e questa è la differenza quando si gioca in una grande squadra: il livello è più alto e bisogna avere più carattere”.

Mi metta in ordine di preferenza: Mertens, Salah, Cuadrado. 
“Cuadrado mi piace molto, a Firenze mi piaceva da morire. Poi metto Salah e infine Mertens. Mertens a Napoli è stato sacrificato ma è molto bravo”.

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