Hanno perso un’occasione

Hanno perso un’occasione

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roma-interCORRIERE DELLO SPORT – A. MAGLIE – La Roma come spesso le è capitato in questo scorcio di campionato si è buttata un po’ via, sbagliando tanti gol e concedendosi la solita disattenzione difensiva che è costato il gol del pareggio e la vittoria. Una squadra imperfetta, quella di Zeman, con troppi giocatori ancora lontani dalla condizione migliore (Osvaldo, Lamela) e con alcune presenze che forse non hanno ancora le spalle sufficientemente robuste per indossare una maglia così pesante come quella giallorossa (Goicoechea, incerto su tutto, Tachtsidis, subentrato a un opaco e acciaccato De Rossi). Per sua fortuna, la Roma ha trovato il miglior Bradley della stagione (ha propiziato il rigore rubando palla a Zanetti, ha corso dall’inizio alla fine e, ultimo ad arrendersi all’inevitabile pareggio, ha concluso praticamente stremato). L’Inter rispolverando la sua anima «provinciale» (ma ieri sera non poteva fare altrimenti) ha rivisto un po’ di luce in trasferta, mentre la Roma che regala anche momenti di gioco decisamente divertenti sembra mancare della necessaria cattiveria agonistica che spesso in campo fa la differenza. E non solo della cattivera agonistica, ma anche di quella solidità difensiva che consente di gestire anche il piccolo vantaggio di un gol.

SCELTE – (…) Per la squadra di Zeman il problema più grosso era il controllo di Guarin che sistemato tra le linee diventa devastante quando prende velocità. E per una mezz’oretta Bradley e De Rossi sono riusciti a limitare i danni anche perché l’Inter appariva impacciata e impaurita, molto prevedibile a centrocampo. Per trentacinque minuti i giallorossi hanno comandato il gioco, sprecando con Osvaldo e Lamela e passando in vantaggio con un rigore (trasformato da Totti) piuttosto generoso (scivolando, Ranocchia non colpiva né pallone né avversario ma attraversando la linea di corsa faceva incespicare Bradley sul suo corpo). Lì, però, le cose cambiavano. L’Inter usciva dal suo guscio, trovava un palo con Livaja (…) e il pari con Palacio (…).
GESTIONE – Alla Roma ieri sono venuti meno Lamela (si ricordano un paio di buone cose) e, soprattutto, Osvaldo che ha cominciato a cercare la porta sin dal fischio d’avvio senza trovarla e non trovandola ha finito per innervosirsi e per estraniarsi un po’ dal gioco. L’ultimo colpo alle speranze di vittoria romaniste è arrivato dalla decisione di Zeman di avvicendare Totti (con Destro). Il capitano (che pure ieri sera non ha fatto la migliore partita della stagione) è fondamentale nel gioco di questa squadra perché è il vero regista avanzato: abbassandosi, distribuisce palloni, ispira «tagli» e consente ai compagni di arrivare nei pressi dell’area avversaria. Senza di lui, la Roma non è più riuscita ad arrivare dalle parti di Handanovic (peraltro preciso in tutti gli interventi).

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