Dean Huijsen ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de la Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio relativo al suo futuro:
Secondo lei come mai alla Juventus non giocava?
“Sinceramente non lo so. So solo che quando mi hanno offerto di andare alla Roma l’idea mi è piaciuta molto, perché è un gran club e poi se ti chiama uno come Mourinho è difficile dire di no”.
Effettivamente…Sperava di giocare tanto?
“Ho pensato che se mi chiamavano era perché avevano bisogno. Poi il resto me lo sono conquistato. Ogni minuto giocato è frutto di lavoro e sacrificio”.
E tempo qualche settimana è cambiato l’allenatore, da Mourinho a De Rossi. E ha continuato a giocare.
“Sì, e penso sia un buon segno. È ciò a cui mi riferivo quando parlavo di conquista. Mi sono adattato rapidamente al cambio, anche perché si tratta di due tecnici e persone eccezionali. Sono circondato da grandi compagni: mi diverto, imparo”.
Dopo il cambio in panchina la Roma ha iniziato a volare. “Sì, stiamo bene, vediamo dove possiamo arrivare. L’obiettivo ovviamente è la Champions”.
E l’Europa League contro il Milan?
“Due partite che io sono costretto a saltare perché non sono in lista, tiferò dalla tribuna. Ce la giochiamo, possiamo passare”.
Il suo futuro?
“Beh, la Roma non ha alcuna opzione d’acquisto. Dal calcio però ho imparato una cosa, non si sa mai ciò che può succedere. Di certo c’è solo che torno alla Juve e mi metterò a disposizione. È il primo grande club che ha creduto in me, non posso che avere parole di gratitudine”.