Dzeko e Gomez erano capitani con la C maiuscola. Oggi sono ex capitani ribelli e dimezzati, spediti altrove e degradati, senza maglia né fascia. Una storia è finita malamente, ricordando due sposi che s’erano amati e ora si tirano i piatti. L’altra sembra sul viale del tramonto, come una coppia che resta assieme solo per i figli, ma la notte letti separati.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, in particolare la rottura con Dzeko era nelle cose, soprattutto nelle parole dette dopo l’uscita in Europa League col Siviglia, convitato di pietra delle due crisi: una sconfessione pubblica della gestione tecnico-tattica del portoghese, quasi un addio con vista sul bianconero. Dzeko però è rimasto, inghiottito e sputato nel girotondo con Suarez, Milik e Morata. Ma fin qui non è mai stato Dzeko. Può darsi che la testa fosse altrove. Il confronto da uomini veri con il tecnico ha fatto il resto. La società ha scelto e ora siamo alla pace armata, con Fonseca che però comanda e, tra le clausole, un addio alla fascia certo non temporaneo. Gomez è finito al tappeto, Dzeko ha straperso ai punti.