A vederli giocare così, tutti insieme, viene quasi da stropicciarsi gli occhi. Perché se è vero che l’emozione iniziale ha tradito per un po’ Dybala sul nastro della partenza (anche se poi il suo sarà un piccolo grande show), è anche vero che i Fab Four ieri hanno fatto vedere di quanta e quale qualità possa disporre quest’anno Mourinho in fase realizzativa. E il paradigma perfetto si è materializzato al 19’, sul gol del vantaggio, quando Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham hanno dialogato tra di loro nello stretto. Lo Shakhtar è inevitabilmente avversario di basso cabotaggio, non fosse altro perché ha smantellato la squadra ed è ripartito con un nugolo di giovani. Insomma, va bene anche così, l’affetto iniziale della gente dell’Olimpico aveva già fatto emozionare i ragazzi di Jovicevic.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, la festa era della Roma, ma anche un po’ loro. Sbandieratori, incasso devoluto in beneficienza, tanti ragazzi in tribuna con le bandiere gialle e blu. Poi le ovazioni, per le stelle della Roma: Dybala, Wijnaldum (accolto ovviamente con il suo coro, quello sulle note di This Girl), Zaniolo (quel “Nico Nico” a decibel altissimi non lo ha lasciato indifferente) e Pellegrini. Poi la partita, con l’intervallo canoro di Blanco.Ma i tenori veri avevano iniziato a cantare già prima: Dybala, Abraham, Zaniolo e Pellegrini. La mossa di abbassare il capitano inmezzo al campo si è dimostrata ancora giusta, perché da lì inventa e palleggia, ma soprattutto è l’innesco perfetto per qualsiasi giocata di valore. Da lui si parte, poi ci sono gli altri tre ad assisterlo.