Gli investimenti dei Friedkin non si fermano e si avviano verso i 600 milioni complessivi. In totale hanno rastrellato quasi 20 milioni di azioni ed investito 8,3 milioni di euro per uscire dalla Borsa. Inoltre all’orizzonte sono in programma nuovi incontri per quanto riguarda il nuovo stadio a Pietralata.
Dallo scorso 11 maggio i giallorossi hanno avviato le pratiche per il delisting e, fino a questo momento, sono state rastrellate 19.546.862 azioni per un totale di 8.239.485 euro. A questi, vanno sommati i 199 spesi per comprare il club ed i 370 immessi per le esigenze di working capital, arrivando così a circa 577 milioni investiti. Al momento del lancio dell’Opa, la proprietà deteneva l’87,8% del pacchetto azionario e con gli acquisti fatti è quasi a quota 90%. Per raggiungere il 95% (traguardo minimo per attuare tecnicamente il delisting) servono almeno altri 15/20 milioni.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, intanto la Roma sta continuando a lavorare per lo stadio. Fallito il progetto Tor di Valle, l’operazione ormai sembra direzionata a Pietralata. L’obiettivo sarebbe quello di creare un impianto da 55/60 mila posti nell’area tra la stazione Tiburtina e l’Ospedale Pertini. Secondo le prime bozze, assomiglierebbe all’Emirates Stadium dell’Arsenal. Intorno alla zona saranno presenti migliaia posti auto, un centro commerciale ed alcune attività ricreative e ludiche dedicate al territorio. L’assessore allo Sport del Campidoglio, Alessandro Onorato, si era così espresso sulla vicenda: “Con la Roma c’è un rapporto molto costruttivo, che va avanti”. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi incontri e la deadline è fissata per il 2026, anno in cui la Roma potrebbe avere a disposizione la sua nuova casa.