CORRIERE DELLO SPORT (G. D’UBALDO) – Oggi è il giorno. La Roma a Boston passerà agli americani, una svolta epocale per una società che nei suoi 84 anni di storia ha avuto solo presidenti italiani. Per la prima volta un gruppo americano arriva a investire in Italia, dopo diverse esperienze positive in Inghilterra. Un fenomeno che mediaticamente viene seguito con curiosità anche negli Stati Uniti. Abbiamo chiesto ad alcuni corrispondenti di organi di informazione statunitensi il loro parere su questa grande novità per il calcio italiano.
WALL STREET – Stacy Meichtry è il corrispondente del Wall Street Journal, vive a Roma da due anni e mezzo: « Non seguo molto il soccer, ma è interessante che investitori americani abbiano deciso di entrare nel calcio italiano. Dimostrano un interesse che potrà far conoscere meglio il calcio negli Stati Uniti, come è stato quando altri americani hanno acquistato il Liverpool. Non so perchè è la prima volta che gli americani arrivano in Italia. Secondo me loro hanno aspettato una opportunità con una società che ha un grande mercato come la Roma. Ci sono le condizioni per fare una buona operazione » . I giornali americani non hanno dato grande risalto all’operazione Roma del consorzio americano: « Non c’è stata l’attenzione riservata all’acquisizione del Liverpool perchè lì è intervenuto anche il grande cestista LeBron James, che è una celebrità. Sembrava una sinergia tra il calcio e il basket che poteva avere sviluppi. Gli imprenditori che stanno rilevando la Roma non hanno la popolarità di James, che ogni volta che parla fa notizia. Sarà interessante vedere come gli americani riusciranno a calarsi in una realtà così particolare come quella del calcio in Italia. Il mercato, per esempio, qui da voi è un altro sport, mentre negli Stati Uniti non c’è la stessa ossessione, la dietrologia che accompagna le operazioni di compravendita. Il mercato negli States c’è solo quando non si gioca » .
FOX – Courtney Walsh è corrispondente di Fox News e vive in Italia da venti anni. Lei punta sulle radici italiane del futuro presidente della Roma: « Ho seguito poco la vicenda, ma credo che DiBenedetto non lo fa per profitto, ma le sue origini italiane nascondono una passione per il calcio. Faccio la giornalista da tanti anni, ma ho anche un’attività qui a Roma. Portarla avanti è molto complicato, per come funzionano le cose in Italia. Secondo me DiBenedetto lo fa per passione e fa bene a farlo. Speriamo che abbia buoni avvocati e buoni commercialisti… Sono sicura che DiBenedetto il calcio ce l’ha nel sangue. E’ un signore che ha fatto i soldi, venendo in Italia corona il sogno della sua vita » .
STAMPA – Jorge Pina da venticinque anni vive a Roma, è cileno e si occupa dei notiziari in lingua spagnola dell’Associated Press per gli Stati Uniti. Lui il calcio lo segue e sarebbe felicissimo di vedere il suo connazionale in maglia giallorossa: « Sembra che sia un gruppo solido, che ha soldi, che prenderà nuovi giocatori e che rilancerà la Roma. Forse gli americani finora hanno trovato maggiori facilitazioni in Inghilterra, dove c’è meno burocrazia. In Italia è tremendo. La pressione che c’è in Italia nel calcio è enorme, gli americani capiranno presto cosa troveranno, anche la stampa sportiva è molto critica. Vediamo se saranno capaci di adattarsi » .