Ielo (Procuratore Roma): “La Roma non è coinvolta nell’inchiesta. 16 gli indagati....

Ielo (Procuratore Roma): “La Roma non è coinvolta nell’inchiesta. 16 gli indagati. I reati contestati: associazione a delinquere, traffico di influenze, corruzione, finanziamenti illeciti”

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Queste le parole del Procuratore Paolo Ielo sull’inchiesta ‘Rinascimento’ relativa all’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione relativa al progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle nel corso di una conferenza stampa indetta presso la Procura di Roma:

La Roma non c’entra nulla con tutta questa vicenda. Sono 16 gli indagati. La corruzione continua nel tempo e nello spazio del gruppo Parnasi. La corruzione è sistemica. Il tutto nasce da indagine su Scarpellini-Marra. I reati contestati sono associazione a delinquere, traffico di influenze, corruzione, fatture false e finanziamenti illeciti. Sei di questi indagati sono in carcere, tre sono ai domiciliari. I primi sono privati, mentre i secondi sono politici. La parte forte della corruzione è il versante privato, ci sono contanti che girano e fatture inesistenti. C’è un nuovo tipo di tangente: l’assunzione. La tangente è l’assunzione o la fattura falsa. A Civita è stata fatta la promessa di assunzione del figlio nel gruppo Parnasi, in una delle società del gruppo Palozzi. A Bordoni sono state pagate fatture per 25010 euro. A Lanzalone sono stati promessi incarichi per un totale di 100 mila euro, anche se è difficile fare una stima precisa. Leoni ha ricevuto 1500 euro per una Fondazione, mentre a Ferrara è stata promessa una parte relativa al restyling del lungomare di Ostia, che lui avrebbe usato come merito politico. Il metodo corruttivo si basava su un forte investimento sui politici, in parte lecito e in parte illecito, quindi non sono tutti i reati i finanziamenti fatti dal gruppo Parnasi. Si trattava di una corruzione sistemica di alto livello, ma pagata come di basso livello. C’è stato il tentativo di esportazione del metodo, ci hanno provato anche a Milano ma l’assessore Maran ha rifiutato una casa che gli era stata offerta e ha detto che lì non si fa così . C’è stata anche una insensibilità sociale. Per esempio è emerso dalle intercettazioni che sul ponte dovevano essere omesse delle criticità sul traffico, derivanti dalla costruzione del ponte. Lanzalone è stato remunerato da Parnasi con incarichi opacizzati. Era di fatto un funzionario del Comune di Roma, ma riceveva soldi anche da Parnasi. Tutta la corruzione inizia da quando arriva Lanzalone a preoccuparsi del progetto”.

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